Mentana a Bergamo striglia i giovani
«Abbiate grinta e ideali: costruite il futuro»

L’incontro al Polaresco con il direttore del tg di La7 che ha appena aperto il quotidiano online «Open».

Il Polaresco è pieno di ragazzi, non solo perché, a parlare di lavoro, è venuto un noto giornalista televisivo. La sala del centro giovanile è piena perché quel giornalista, Enrico Mentana, direttore del Tg di La7, ha fatto qualcosa di concreto, investendo i propri denari per assumere 20 talenti under 33 del giornalismo per aprire il quotidiano online «Open».

Mentana martedì 22 gennaio, intervistato da Giampiero Kesten di Radio Popolare, è stato ospite del ciclo di incontri “#Futuro prossimo” promosso dal Comune di Bergamo «per cercare di costruire delle proposte sul lavoro giovanile» introduce l’assessore alle Politiche giovanili Maria Carolina Marchesi. Il sindaco Giorgio Gori arriva trafelato ad accogliere Mentana che dal palco ricorda come l’ex collega corra per la riconferma alle prossime amministrative: «Lui è giovane dentro» dice il giornalista rivolto alla platea.

Nell’incontro si parla della necessità di pensare ad un Paese fatto per i giovani: «Il nostro è un Paese dove si invecchia bene e meglio, ma quasi tutte le campagne elettorali sono fatte per i pensionati, per i giovani c’è la mancetta di Stato, il reddito di cittadinanza – dice Mentana –. Questo fotografa quello che succede nelle famiglie, dove i giovani stanno in casa e dipendono dai genitori, non sanno soffrire e sgomitare». Il giornalista bacchetta le giovani generazioni («manca la fame di farcela»), ma ammette: «Voi giovani partite largamente sfavoriti rispetto alla mia generazione. Ma dovete protestare e rivendicare i vostri diritti: l’articolo 1 della Costituzione lo dice, la Repubblica italiana è democratica, fondata sul lavoro. Abbiate grinta, voglia di rivalsa, troppo spesso ci si accoccola».

I ragazzi ascoltano, poi arriva il loro turno. «A volte sembra che i giovani – dice uno di loro - vengano portati alla competizione esagerata , si continua a parlare di questa capacità di sgomitare». «Quando ero giovane, esisteva la contrapposizione politica – risponde Mentana –. Se la società per come era non piaceva, si cercava di cambiare. Quello che mi spaventa oggi è che nessuno parla di futuro, perché non c’è un’idea del futuro.Non è colpa vostra, ma dovete farvene carico, senza ideali si sta fermi al presente. Create occasioni di incontro per capire come creare condizioni di cambiamento. L’unione fa la forza». E ancora, una ragazza chiede: «Cosa dobbiamo esigere dalla formazione universitaria?». «Bisogna affiancare ai canoni tradizionali programmi con capacità innovativa, solo così si può fare un salto» risponde il giornalista. «Non abbiate l’illusione che qualcuno più grande di voi vi insegni la strada. Non mimate l’esistente».

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