Oggi diciamo no alla violenza sulla donna
Un video da Aeper, #Mai+violento

Un video di Mai+Violento che dà forma e voce alle parole di un uomo che ha scelto di farsi aiutare interrompendo così la spirale di violenza agita in passato nei confronti della propria compagna.

In occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il progetto Mai+Violento della cooperativa sociale Aeper di Bergamo lancia una serie di iniziative ed un video.

Il nuovo video dà forma e voce alle parole di un uomo che ha scelto di farsi aiutare interrompendo così la spirale di violenza agita in passato nei confronti della propria compagna. Un video che racconta la possibilità per ogni uomo di rileggere la propria storia, di affrontare i propri limiti ed imparare a controllare le proprie emozioni e i propri comportamenti.

La violenza familiare e di coppia in generale è un fenomeno emergente nelle cronache recenti. «Ciò è correlato certamente ad un cambiamento culturale, e di riflesso giuridico, nella rappresentazione della relazione tra i sessi, per cui ciò che in passato veniva ritenuto manifestazione della “naturale autorità” e dominio maschile oggi viene giudicato violazione dell’orizzonte della parità tra i sessi e desta clamore» spiegano da Aeper.

Si è passati giuridicamente dall’esistenza di attenuanti in merito al diritto d’onore al reato di maltrattamento familiare non raramente correlato al reato di stalking, di lesione e non ultimo all’uxoricidio. L’accesso ad una posizione economica autonoma per le donne ha poi verosimilmente contribuito all’aumento del fenomeno delle separazioni e del divorzio, per lo più richiesti da donne, che sappiamo essere spesso eventi scatenanti di molti agiti violenti.

Il dato relativo al 2010 dell’Associazione Nazionale D.i.Re (donne in rete contro la violenza) che raggruppa 56 centri antiviolenza italiani riporta un aumento medio annuo del 20% di nuovi casi. Il dato locale dell’Associazione Aiuto Donna che sostiene il Progetto riporta una media di nuovi casi all’anno pari a 200 unità (dato costante registrato nell’ultimo triennio).

Il progetto «#Mai+violento» rientra nell’ambito dei progetti finalizzati alla promozione della «Sicurezza in famiglia» ovvero nell’ambito delle misure di prevenzione primaria e secondaria al maltrattamento familiare e alla violenza verso il/la partner in generale.

«La nostra finalità è la prevenzione degli agiti violenti e la riduzione delle recidive di tali episodi. Nell’ambito di tale fenomeno in relazione alla coppia maltrattata‐maltrattante, a differenza della maggioranza dei progetti in corso, scegliamo di focalizzare il nostro intervento non tanto su chi subisce il maltrattamento bensì sull’agente del maltrattamento - spiegano da Aeper -. Poiché l’agente della violenza , in più̀ del 90% dei casi è un uomo, il nostro lavoro implica uno sguardo di genere in merito alle ragioni culturali del nesso tra appartenenza al genere maschile e uso della violenza all’interno delle relazioni affettive. Dal 2014, gli uomini che si rivolgono al servizio sono trattati con EMDR, con l’assunto che se la violenza è generata da un trauma irrisolto, dobbiamo proprio iniziare da lì».

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