Qualità della vita, Bergamasca 28ª
Voto basso su sicurezza e giustizia

La ricerca annuale de Il Sole 24 Ore sui territori evidenzia che la nostra provincia recupera una posizione: è terza in Lombardia dietro Sondrio e Milano.

La ricerca riguarda le province dell’Italia, intesi come territori, non solo i capoluoghi. Si tratta dell’edizione 2017 sulla «Qualità della Vita» e nella classifica generale la Bergamasca si posiziona al 28° posto, contro il 29° dell’anno scorso, sulle 110 province analizzate. Le altre province lombarde che precedono il territorio orobico sono Sondrio e Milano, in ottava. Prima in classifica Belluno, seconda Aosta seguita da Sondrio, Bolzano e Trento.

Sei macro aree e 42 indicatori, tra cui quest’anno entrano anche gli acquisti on line, il gap retributivo di genere, la spesa per i farmaci, il consumo del suolo, gli anni di studio degli over 25 e l’indice di litigiosità nei tribunali, sono l’elemento portante dell’analisi che Il Sole 24 Ore realizza per stilare la classifica della Qualità della Vita nelle 110 province Italiane. Arretrano alcune grandi città: Milano che, nella classifica generale perde 6 posizioni e scivola all’ottavo posto; Roma, che scende al 24° rispetto al 13° del 2016, e Torino, che retrocede al 40° posto.

http://www.ecodibergamo.it/videos/video/qualita-della-vita-in-bergamasca-bene-lavoro-e-innovazione-male-la-cultura_1034745_44/

Un passetto in avanti per la Bergamasca, il nostro territorio si conferma attento al risparmiatori: nel ranking che unisce ricchezza e consumi, la provincia scivola al 45° posto. Bene anche il lavoro e l’innovazione, Bergamo è al 16° posto, mentre è al 14° per il settore Ambiente e Servizi. Nota dolente il tema Giustizia e sicurezza, dove la Bergamasca si piazza al 66° posto, oltre metà classifica, dopo città come Campobasso, Caltanissetta, Trapani e Benevento. A metà classifica per la cultura e il tempo libero, alla posizione 59.

In generale la miglior qualità della vita si respira quindi in montagna, sulle Alpi. Da Belluno, che si aggiudica la 28a edizione dell’indagine annuale realizzata dal Sole 24 Ore, e passando a zig-zag tra cime e tornanti attraverso Aosta, Sondrio, Bolzano, Trento fino ad arrivare a Verbano-Cusio-Ossola in Piemonte. Nei primi sette posti della classifica che misura il benessere, non solo economico, delle province italiane ci sono ben sei province alpine, a cui si aggiunge Trieste.

Nelle vittorie di tappa per singola macro area, Milano è sempre al top nell’ambito Ricchezza e consumi, conquistando il primato nel Pil pro-capite, nell’importo medio delle pensioni e nei depositi bancari. I voti migliori per il consumo di suolo e l’emigrazione ospedaliera vanno invece a Sondrio, che guadagna il podio dell’area ambiente e servizi. Aosta sale sul podio nella densità abitativa e nelle acquisizioni di cittadinanza, mentre per giustizia e sicurezza è la provincia di Verbano Cusio Ossola a guadagnare la prima posizione. Firenze, invece, supera Roma e si aggiudica il primo posto per cultura e tempo Libero. Ma la grande sorpresa del 2017 è Ascoli Piceno, che vince la medaglia d’oro nella categoria Lavoro e Innovazione.

In coda alla graduatoria complessiva, invece, finiscono soprattutto le aree di Campania e Puglia: ben otto nelle ultime dieci posizioni, con Caserta maglia nera 2017 e Taranto al penultimo posto. Al terz’ultimo c’è Reggio Calabria. A sancire il verdetto è il trend di fondo, che mostra, attraverso i risultati dei singoli indicatori, come il divario tra Nord e Sud del Paese tenda sempre più ad ampliarsi, tanto che per trovare la prima provincia del Sud e Isole bisogna scendere fino al 52° posto di Oristano.

Le aree centro-settentrionali, infatti, non solo ribadiscono i loro primati storici negli indicatori economici (dalla ricchezza al lavoro), ma guadagnano spazio anche nei ranking - come demografia e tempo libero - un tempo appannaggio dei territori del Sud. Non mancano comunque le buone prestazioni: la stessa Oristano conquista il terzo posto nella macro-area Giustizia e sicurezza, Matera sale al 6° posto nella categoria Ambiente e servizi e le province del Mezzogiorno occupano in blocco i primi 14 posti nell’indicatore legato alla diffusione della banda larga.

La mappa interattiva della ricerca

© RIPRODUZIONE RISERVATA