Riciclaggio e frode fiscale a Bergamo
Sigilli a un ristorante e un centro estetico

Sequestrate tre società operanti nel settore della ristorazione e del beauty farm per riciclaggio e frode fiscale. Sigilli anche su un noto ristorante e su un centro estetico di Bergamo nei quali, secondo l’accusa, sono stati investiti e riciclati i proventi illeciti di due pregiudicati già arrestati dalla Guardia di Finanza.

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bergamo, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, nell’ambito dell’operazione denominata «Crazy Water», hanno eseguito il sequestro di tre società: due di esse succedutesi nella conduzione di un’attività di ristorazione in Bergamo, la terza operante nel settore dei centri di benessere.

I provvedimenti giungono all’epilogo di un’articolata indagine condotta dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Bergamo nei confronti di un sodalizio criminale operante nella bergamasca, che si è conclusa con la denuncia di 21 soggetti, dei quali 16 arrestati nel corso di diversi interventi culminati anche con il sequestro di 4 armi clandestine con matricola abrasa, un silenziatore, 88 cartucce, una balestra, strumenti atti ad offendere, nonchè di beni e disponibilità finanziarie.

Nel corso dell’ultima operazione, condotta nel gennaio 2019, a finire in carcere erano stati tre pluripregiudicati, che il giudice aveva definito connotati da spiccata capacità a delinquere, attivi sul territorio bergamasco. Tra questi, un soggetto gravato da precedenti per associazione di stampo mafioso e un «sicario» che in passato ha scontato 16 anni di carcere per l’omicidio di un pregiudicato. Proprio a Bergamo, i principali indagati sono accusati di aver reinvestito parte dei proventi derivanti da attività illecite di natura tributaria poste in essere tra le province di Bergamo, Milano e Napoli.

Denaro impiegato dai due pregiudicati per costituire tre società attraverso le quali sono stati gestiti in Bergamo un noto ristorante ed un centro estetico, senza figurare direttamente nelle aziende e nella gestione delle attività ad esse collegate, tutte intestate a compiacenti prestanome.

Lunedì mattina 4 marzo i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria si sono presentati presso gli studi commerciali dove hanno formalmente sede le società, presso il ristorante e il centro benessere al fine di procedere ai sequestri disposti dall’Autorità Giudiziaria.

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