Saldi farlocchi? Ecco cosa è successo
«Hanno alzato il prezzo, mi sento truffata»

Saldi farlocchi? Le associazioni dei consumatori mettono in guardia gli acquirenti in queste settimane di ribassi e c’è una lettrice che ha qualcosa da segnalare.

Le foto sono eloquenti e la risposta più ovvia che ci sentiamo di darle è quella di rivolgersi ai Consumatori e alla polizia locale. Ecco la sua segnalazione: «Acquistando in un negozio di una nota catena di moda femminile, in un negozio in provincia di Bergamo, sono stata vittima di una contraffazione di prezzo, come da foto» scrive.

«Premesso che per presunzione mi aspetto che un comportamento di questo genere sia illegale, mi stupisco come un brand di questi livelli possa permettersi certe cose - continua la lettrice -. Non so come ci si muova in questo caso, io onestamente mi sento truffata, per quanto possa essere conveniente o meno l’acquisto ad un prezzo inferiore, credo sia una questione di principio».

E l’occasione è quella di ribadire le regole più importanti negli acquisti duranti i saldi.

I prodotti
Provare sempre l’articolo prima di acquistarlo. La legge infatti non impone al negoziante di cambiare i prodotti se non sono difettosi, né durante i saldi né durante le vendite normali. Nell’incertezza, è opportuno chiedere al negoziante se è possibile effettuare un cambio e il limite di tempo per farlo.
Anche nel periodo dei saldi la legge (D.lgs. 24/2002, rientrato nel Codice del Consumo) impone che l’acquirente abbia diritto di cambiare la merce difettosa. Controllare accuratamente la merce in saldo e conservare sempre lo scontrino. Se la merce dovesse risultare difettosa, il cliente avrà il diritto di chiedere la sostituzione, o se non fosse possibile, la risoluzione del contratto e riavere l’importo pagato o un’ulteriore riduzione del prezzo.
Per legge, la garanzia sugli acquisti vale per due anni dall’acquisto e deve essere fatta valere entro sessanta giorni dalla scoperta del difetto, anche se la merce è stata acquistata in saldo.
Evitare l’acquisto di capi d’abbigliamento privi dell’etichetta di composizione (di che materiale sono fatti) e di quella di manutenzione (come lavarli e stirarli), per evitare danneggiamenti durante la pulizia.
Se invece ciò che si è acquistato non è difettato, ma si cambia solo idea, il cambio della merce è sempre a discrezione del negoziante. Prima di comprare, quindi, chiedere sempre se è concesso l’eventuale cambio della merce e quanti giorni sono concessi per pentirsi dell’acquisto.

I prezzi
Diffidare dei negozi che espongono cartelli con i nuovi prezzi senza indicare il prezzo di partenza e la percentuale di sconto. La legge prevede che lo sconto sia espresso in percentuale e che venga indicato sul cartellino anche il prezzo non scontato.
Prima dell’acquisto accertarsi con il negoziante del prezzo effettivo del prodotto. I prodotti in saldo devono per legge essere ben separati da quelli non scontati, tuttavia, è bene fare attenzione, perché nei negozi può capitare di trovare confusione tra prodotti in sconto e prodotti a prezzo pieno. Il prezzo esposto è vincolante. Il negoziante non potrà applicare un prezzo più alto o uno sconto inferiore a quello previsto.

I pagamenti
Un negoziante convenzionato con una carta di credito è tenuto ad accettarla sempre, anche in periodo di saldi. In caso di rifiuto si potrà protestare con la società emittente della carta.
Fare attenzione alle offerte di pagamento rateizzato, «a tasso zero»: spesso le offerte tanto pubblicizzate non includono le spese accessorie connesse al credito. Controllare sempre il Taeg (Tasso annuo effettivo globale) e, a parità di durata e ammontare, scegliere il prestito con Taeg più basso. Segnalare alla Polizia municipale eventuali scorrettezze o incidenti durante le vendite speciali. Se verrà accertato un comportamento scorretto, il negoziante potrà essere multato fino a 3.000 €.

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