Sciopero dei trasporti di mercoledì
Niente revoca, confermato lo stop

I sindacati confermano lo sciopero generale dei trasporti di mercoledì 24 luglio e quello del trasporto aereo in programma venerdì 26 luglio.

Fumata nera dall’incontro al ministero dei Trasporti, seguito dall’appello del Garante degli scioperi. Lo sciopero generale dei trasporti (da bus e metro a treni e traghetti) di mercoledì 24 luglio e del trasporto aereo (di 4 ore per Alitalia e non 24) di venerdì 26 luglio sono confermati. I sindacati di categoria Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti non hanno infatti revocato lo stop proclamato a fine giugno, che si articolerà con modalità e fasce orarie diverse da città a città domani, mentre sarà di 4 ore (dalle 10 alle 14) venerdì per il settore aereo.

Anche le associazioni professionali dei piloti ed assistenti di volo Anpac, Anpav e Anp non fanno un passo indietro rispetto allo sciopero indetto sempre per venerdì 26 che riguarda il personale navigante di Alitalia e resta di 24 ore. «Per contemperare il rispetto del diritto allo sciopero con la garanzia dei servizi per i cittadini in un periodo così particolare», il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha però emesso un’ordinanza di riduzione dell’orario di sciopero del trasporto aereo di Alitalia per 4 ore.

Due giornate di scioperi che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, ha chiesto, al tavolo al Mit con le sigle del settore, comprese le associazioni datoriali, di rinviare. Sulla questione è intervenuto anche il presidente dell’Autorità di garanzia, Giuseppe Santoro Passarelli, richiamando le sigle «al senso di responsabilità», considerando anche i pesanti disagi patiti ieri da chi viaggiava in treno a causa dell’incendio alla cabina elettrica della stazione di Rovezzano a Firenze che ha provocato ritardi e cancellazioni. Ha così rivolto un invito ai sindacati affinché gli scioperi di domani nel trasporto ferroviario venissero «differiti» perché, pur proclamati «nel rispetto delle disposizioni» sono «a ridosso di giornate che hanno registrato rilevanti perturbazioni alla circolazione dei treni con grave sacrificio del diritto alla mobilità dei cittadini». Analogo appello alle sigle professionali per lo stop del 26 luglio che riguarda Alitalia e agli altri sindacati (Confsal, Usb e Cub) per ridurlo «a quattro ore» (dalle 10 alle 14).

Per Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, che chiedono di avviare un confronto a 360 gradi sul settore, le ragioni della mobilitazione di domani e di venerdì «rimangono tutte valide, nonostante il ministro nel corso della riunione si sia reso disponibile a convocare una serie di incontri. Un percorso utile ma tardivo» su cui «rimaniamo in attesa di verificare il calendario e l’esito complessivo», sostengono le tre sigle, rimarcando che l’incontro al Mit «aveva ad oggetto unicamente il trasporto aereo». Piloti e assistenti di volo giudicano invece «inaccettabile l’atteggiamento di chiusura sulle problematiche irrisolte del personale navigante da parte di Alitalia».

In vista, dunque, disagi domani nelle città, con lo stop del trasporto pubblico locale, che avrà modalità differenti e fasce di garanzia: a Milano, Torino e Firenze bus e metro a rischio dalle 18 alle 22, a Roma dalle 12.30 alle 16.30, a Bologna dalle 11 alle 15, a Napoli dalle 9 alle 13. Nel trasporto ferroviario la protesta sarà di 8 ore, dalle 9 alle 17. Fs assicura che circoleranno regolarmente le Frecce e che saranno garantiti i collegamenti regionali nelle fasce pendolari, con possibili leggere modifiche al programma dei treni. Nel trasporto marittimo lo sciopero mette a rischio i traghetti e le navi da carico nell’arco dell’intera giornata, ma saranno garantiti le linee ed i servizi essenziali. Fermi il 24 anche gli addetti ai caselli autostradali (per l’intero turno), all’autonoleggio, sosta e soccorso stradale (per 4 ore), i taxi (per l’intero turno).

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