Sui bimbi 4 milioni di radiografie l’anno
4 genitori su 10 non informati dei rischi

Ogni anno in Italia vengono effettuate circa 4 milioni di radiografie su bambini, ma troppo spesso se ne ignorano i rischi. E ben 4 medici su dieci rivelano di non informare i genitori dei possibili danni connessi alla procedura.

È quanto emerso venerdì 6 novembre alla tavola rotonda «La corretta informazione del rischio/beneficio nell’uso medico delle radiazioni in età pediatrica» organizzata, presso il ministero della Salute, dall’Associazione Italiana di Fisica Medica (Aifm), in vista della 3a Giornata internazionale di fisica medica che si celebra domani in tutto il mondo.

Gli esami radiologici eseguiti annualmente nel nostro Paese sono quasi 40 milioni, di cui un decimo pediatrici. Fondamentali per effettuare la diagnosi e decidere il corretto iter terapeutico dei pazienti, questi esami che espongono a radiazioni ionizzanti potrebbero comportare effetti dannosi alla salute, in particolare ai più piccoli, maggiormente radiosensibili. Tuttavia, in base ad una ricerca condotta dalla Società italiana di Pediatria (Sip), più della metà dei pediatri intervistati ha appreso nozioni di radioprotezione solo durante gli studi e il 41% non informa i genitori sui possibili rischi proprio per una scarsa conoscenza delle questioni.

«In realtà - dichiara Luisa Begnozzi, presidente Aifm - non è possibile fornire un dato certo sul rischio. Infatti la dose che un paziente assorbe durante un esame dipende da diversi parametri, alcuni tecnologici, altri anatomici come età, peso, altezza. Per cui la stima della dose efficace per singolo paziente deve essere personalizzata».

Per ridurre al minimo la dose di radiazioni erogata ai bambini - consigliano gli esperti - è necessario eseguire l’esame solo quando sussiste un evidente beneficio, impiegare la minima quantità di radiazioni necessaria, limitare l’esame alla sola parte del corpo da esaminare, evitare scansioni multiple, utilizzare, se possibile, metodiche alternative, come ecografia e risonanza.

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