Tennista disabile mette in mora Ryanair
«27 euro in più pagati per la carrozzina»

L’attrezzatura della sedia a rotelle sforava il limite di peso consentito dal bagaglio a mano e così Salvatore Caputo, tennista disabile, è stato costretto a pagare un supplemento di 27 euro.

Ma lui non ci sta: ha deciso di chiedere a Ryanair un risarcimento simbolico di 150 euro. L’episodio incriminato è avvenuto allo scalo di Bergamo lo scorso 11 settembre ed è stato raccontato da La Repubblica Bari. Caputo rientrava a Lecce, la sua città, dopo aver partecipato a una manifestazione internazionale di tennis che si è tenuta a Cremona. Durante le operazioni di imbarco il personale di Ryanair avrebbe contestato lo sforamento del limite di peso e costretto a pagare il supplemento nonostante Caputo avesse evidenziato che si trattava dell’attrezzatura per la carrozzina. Il suo avvocato, Stefano Gallotta dell’associazione Codici Lecce, ha deciso di mettere in mora la compagnia irlandese: «Il Regolamento CE 1107/2006, dice che “i passeggeri con mobilità ridotta hanno il diritto di trasportare gratuitamente due attrezzature per la mobilità”, al fine di garantire il loro diritto a viaggiare in aereo a condizioni simili, anche sotto il profilo economico (e, quindi, senza costi aggiuntivi), a quelle degli altri passeggeri».

Lo scorso 23 settembre invece Elena Paolini, diplomata al liceo Medi e ora studentessa al Westminster College di Londra, ha dovuto lasciare a terra la sua carrozzina, perché non conforme al manuale della compagnia aerea di Dublino. «Dear – so to speak – Ryanair» («Cara – si fa per dire – Ryanair») è l’incipit della missiva, che si conclude con una considerazione amara: «Sorpresa!, le persone disabili viaggiano. Alcune, però, non lo fanno perché sono state maltrattate e non vogliono ripetere questa elettrizzante esperienza».

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