Vaccini, superati i 200mila in Lombardia
«Ritardi Pfizer causano rallentamenti»

Le somministrazioni stanno rallentando anche in Lombardia a causa dei ritardi nelle consegne della casa farmaceutica.

Nelle strutture sanitarie della Lombardia, nella giornata di martedì sono state effettuate 12.061 vaccinazioni anti Covid. Il dato complessivo sale quindi a 200.124 somministrazioni dall’inizio della campagna, raggiungendo il 78,7% delle dosi finora disponibili.

Per quanto riguarda la pianificazione, a causa dei ritardi di Pfizer nelle consegne, questa settimana la Lombardia avrà 20.000 dosi in meno che diventeranno 25.000 la prossima e nessuna certezza su cosa succederà nelle prossime.

Privilegiare i richiami - «Sappiamo – ha spiegato il coordinatore regionale Giacomo Lucchini – che dobbiamo modificare la programmazione rallentando le prime dosi per garantire a tutti il richiamo. I ritardi nelle consegne di Pfizer sposteranno la fine della prima fase dal 28 febbraio all’11 marzo». Con la conseguenza che slitterà l’inizio della campagna per gli ottantenni e i cronici.

Per quanto riguarda la seconda fase «la campagna – ha proseguito Lucchini – proseguirà quindi con l’allargamento, condiviso con il ministero e la struttura commissariale agli ultraottantenni, alla fascia 60-79 e ai cronici e fragili».

Moderna e Astrazeneca – E’ intanto prevista per settimana prossima la consegna delle prime 11.000 dosi del vaccino di ‘Moderna’ che «saranno distribuite nelle strutture più penalizzate dalla mancata distribuzione di Pfizer».

Per quanto riguarda invece AstraZeneca, Lucchini ha spiegato che «si aspetta l’approvazione di Ema per il prossimo 29 gennaio e quindi l’avvio delle consegne per il mese di febbraio».

Sempre in tema di ‘fase due’, Lucchini ha confermato che la Lombardia guarda «con grande attenzione al mondo delle aziende e dei medici del lavoro con i quali faremo degli accordi come quelli già sottoscritti con i Medici di medicina generale e le farmacie. Gli stessi accordi saranno sottoscritti anche con tutte le altre categorie, a partire dalla sanità militare, che potranno dare un contributo fattivo al raggiungimento degli obiettivi».

Alcuni ospedali hanno esaurito le scorte– In questo quadro alcuni ospedali lombardi, in particolare quelli che aspettavano ieri una consegna da parte di Pfizer, hanno esaurito le scorte.

«In un’ottica di sistema – ha precisato Lucchini – abbiamo già riallocato le dosi nelle strutture che ne erano sprovviste in modo tale che tutta la pianificazione dei richiami possa essere rispettata. È evidente che questo andamento discontinuo delle consegne stia creando delle difficoltà. In un piano, dunque, che ha poche certezze bisogna rispettare bene la pianificazione ed avere delle cautele».

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