Via Cenisio, il centro culturale islamico:
«Ci spiace per i disagi, causati da incivili»

«Con questo comunicato il direttivo del Centro islamico culturale di Bergamo Onlus con sede a Bergamo in via Cenisio 3 intende chiarire definitivamente le motivazioni che ci hanno spinto a chiudere temporaneamente il centro e secondariamente, ma non per questo meno importante, dare il proprio sostegno ai nostri vicini che per cause da noi indipendenti, sono costretti a sopportare disagi causati da persone che non sanno cosa voglia dire convivenza civile e rispetto del prossimo».

«Fino al 22 dicembre 2015 i frequentatori del nostro centro ci andavano per pregare, incontrarsi e stare insieme. Dopo il sequestro giudiziario dei conti correnti dell’associazione “Comunità Islamica di Bergamo” di El Joulani, avvenuto appunto in quella data a seguito della denuncia per appropriazione indebita presentata dalla nostra associazione contro di lui, all’interno del centro si sono verificati fatti sgradevoli ed un crescendo di tensione con intimidazioni e aggressioni anche fisiche, che ci ha costretti ad affrettare la chiusura, motivata comunque già dalla necessità di eseguire opere di manutenzione ordinaria, al fine di evitare fatti ancora più gravi».

«Tutto questo grazie a persone che con la nostra associazione non hanno nulla a che spartire, persone che come prima richiesta chiedono di ritirare la denuncia contro El Joulani, persone che dopo la chiusura del centro sono riuscite nella loro assoluta mancanza di rispetto per il prossimo a peggiorare ulteriormente le cose, bivaccando fuori dal centro a tutte le ore e, nonostante la possibilità di pregare in un posto comodo e coperto offerto dall’amministrazione comunale, hanno occupato abusivamente il suolo pubblico arrecando difficoltà di circolazione nel quartiere e non pochi problemi ai suoi residenti».

«Teniamo a precisare che tutto questo avviene su suolo pubblico, all’esterno di un luogo privato su cui queste persone non possono avanzare nessuna pretesa perché legalmente in comodato d’uso solo ed esclusivamente alla nostra associazione. Inoltre tra le persone che in questi giorni occupano la via per qualsiasi motivo non ci sono i nostri associati che a seguito della chiusura pregano in altri luoghi».

«Riguardo alla chiusura del centro di via Cenisio, purtroppo siamo stati costretti a questa azione che seppur forte e di impatto sulla comunità è stata votata democraticamente dai membri dell’associazione che legittimamente ne ha l’amministrazione e la responsabilità per la sicurezza di chi lo frequenta, dando comunicazione scritta ai mezzi d’informazione, alle forze dell’ordine ed attraverso comunicati stampa al resto della comunità».

«C’è chi ha fatto di questa nostra scelta di denunciare El Joulani per appropriazione indebita una bandiera per cercare di screditarci verso la comunità intera, nonostante che quei soldi non li vogliamo per noi, ma per restituirli al donatore».

«Siamo sinceramente dispiaciuti che dopo anni di quieto vivere e di rispetto reciproco, ci si ritrovi in questa situazione. Da parte nostra faremo tutto quanto possibile affinché tutto questo finisca quanto prima, confidando anche nell’intervento di chi si deve fare carico della legalità, della sicurezza e del bene comune e garantiamo il nostro incondizionato sostegno a qualsiasi iniziativa vorrete prendere al fine di far cessare questa incresciosa situazione in cui noi siamo vittime quanto voi».

Il direttivo - Centro islamico di Bergamo

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