Traffico intenso... di cavalli
A Trezzo sull’Adda scatta il divieto

Da pochi giorni in tutto il centro storico di Trezzo sull’Adda è vietato... al transito di cavalli e simili (asini, muli e bardotti), in forza dell’ordinanza comunale a firma del comandante della polizia locale Sara Bosatelli. «Un intervento necessario» fa sapere il sindaco.

Da pochi giorni in tutto il centro storico di Trezzo sull’Adda è vietato il transito di cavalli e simili (asini, muli e bardotti), in forza dell’ordinanza comunale numero 78 dello scorso primo agosto, a firma del comandante della polizia locale Sara Bosatelli. Un provvedimento resosi necessario, secondo le motivazione dettagliate nell’ordinanza, dalle numerose lamentele di cittadini e commercianti, in relazione a problemi sia di sicurezza, sia igienici, derivanti dal frequente passaggio di cavalli nelle anguste vie del centro, spesso affollate, con particolare riguardo a via Valverde, «porta di accesso» al visitatissimo Castello Visconteo.

«Purtroppo le lamentele e le segnalazioni si trascinavano da tempo – spiega il vicesindaco Massimo Colombo – con problemi “igienici” e di decoro veramente pesanti, e a volte imbarazzanti, specie nelle vie e piazze del centro storico, sempre molto affollate, sia di cittadini, sia di turisti, su cui si affacciano molti esercizi commerciali, bar e ristoranti. Non dobbiamo infatti dimenticare che Trezzo, a tutti gli effetti, è una località turistica, con attrattive di tutto rispetto, dal Castello Visconteo alla Quadreria Crivelli, tanto da rientrare nei programmati itinerari storico-culturali regionali legati a Expo. A seguito di questo provvedimento, la situazione si è completamente normalizzata, con una generale soddisfazione della cittadinanza».

Peraltro, l’ordinanza non è da intendersi in alcun modo punitiva nei confronti del «turismo a cavallo», in quanto, come si può leggere nelle motivazioni, «i detentori di animali da sella possono, con relativa facilità, trovare nella periferia del territorio di Trezzo sull’Adda valide alternative per garantire il benessere degli stessi, così da soddisfare le loro esigenze di movimento e di svago».

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