Tutto in 999

Tenete conto che si tratta di un’offerta molto speciale e il prezzo potrebbe definirsi addirittura stracciato. Fino a oggi, «mappare» l’intero genoma di una persona era operazione dal costo di alcune migliaia di euro. Oggi – o meglio: a partire da aprile – una compagnia americana chiamata Veritas Genetics, offre a chiunque questa possibilità abbattendo, sia pur di poco, la barriera dei mille dollari. La proposta è doppiamente interessante perché la Veritas assicura non soltanto la completa mappatura del Dna – una «stringa» di sei miliardi di lettere – ma anche la sua analisi. I risultati saranno riversati in una app che il cliente (paziente? utente?) potrà consultare sul suo telefonino.

L’analisi del genoma fornirà una messe di informazioni: dai dati più triviali circa la produzione di cerume a quelli più allarmanti sulla predisposizione a determinati tipi di tumori. Questo vuol dire che chiunque vorrà sottoporsi alla «mappatura» verrà a sapere di sé, del proprio corpo, praticamente tutto ciò che c’è da sapere. Parrebbe una gran cosa se non che i soliti bastian contrari già polemizzano. Accanto a informazioni utili per la prevenzione di certi accidenti, il cliente potrebbe infatti riceverne altre allarmanti ma inesorabili, ovvero al riparo da qualunque forma di pre-cura. Davvero vogliamo insufflare in noi stessi l’ansia derivante da una visione ineluttabile del nostro futuro? E ancora: che cosa succederebbe se la Veritas Genetics fallisse? Tutta quella massa di dati personali, personalissimi, che fine farebbe? In che mani cadrebbe? Non lo sappiamo. Ancora una volta, dunque, si pone l’ansioso interrogativo, l’inquietante dilemma di sapere o non sapere, esplorare o ritirarci nei territori già conosciuti. Di solito va a finire che qualcuno esplora: fatti non fummo per viver come bruti, ma per cacciare la carta di credito.