Le egiziane lasciano il posto alle donne dell’antica Grecia

Dopo un grande successo di pubblico, ha chiuso definitivamente i battenti la scorsa domenica la mostra «Le donne dei faraoni», che era allestita dal mese di aprile al Palazzo della Ragione in Città Alta. Ma è già in programma per la primavera dell’anno prossimo un’esposizione che racconterà la storia delle donne nell’antica Grecia

Bergamo ha voglia di antico Egitto. Lo dimostra il successo di pubblico registrato dalla mostra «Le donne dei faraoni», la rivisitazione tutta al femminile dell’antica civiltà egizia che ha chiuso definitivamente i battenti la scorsa domenica al Palazzo della Ragione in Città Alta dove era allestita dal mese di aprile. Sono oltre 41.000 infatti le persone che hanno sfilato tra sfingi e corredi funerari, monili e toilette di regine, sacerdotesse e comuni donne egiziane. L’obiettivo era quello di coinvolgere il pubblico di Bergamo e provincia sul tema dell’egittologia, mai toccato da nessuna esposizione sul territorio e, soprattutto, far conoscere ai bergamaschi preziosi reperti archeologici provenienti dalle collezioni dei più importanti musei italiani ma anche dal Kunsthistorisches Museum di Vienna e dal Louvre di Parigi. La risposta è stata davvero positiva, soprattutto da parte dei giovani che numerosi hanno voluto conoscere direttamente ciò che avevano conosciuto solo tra le pagine dei libri di storia.

In realtà l’esposizione appena conclusa è solo la prima di un ciclo di mostre che vedranno avvicendarsi al Palazzo della Ragione gli antichi universi femminili. È già in programma infatti per la primavera dell’anno prossimo, per consentire anche la collaborazione con le scuole, l’esplorazione «in rosa» dell’antica Grecia. L’esposizione, prevista per la fine di marzo, racconterà la storia delle donne in una civiltà come quella greca che fu prettamente maschile. Si tratterà di scavare sotto il mito e le testimonianze letterarie per riportare alla luce la realtà e l’iconografia di quelle eroine della tradizione greca, da Elena a Penelope, da Circe a Cassandra, che sono ancora impresse nella quotidianità di oggi. Al Palazzo della Ragione approderanno così reperti preziosi e rari tanto quanto quelli egiziani come i famosi Tesori di Taranto, splendidi gioielli provenienti dalle tombe della Magna Grecia, da molto tempo lontani dal pubblico lombardo. Un’occasione in più per ammirare splendide testimonianze di un antico passato e per riscoprire pagine di storia.

(08/07/2003)

© RIPRODUZIONE RISERVATA