I capolavori escono dalla tela
e finiscono sui muri del Pirellone

Una mostra con 22 capolavori dell'arte rinascimentale e barocca (Giovanni Cariani, Moretto da Brescia, Romanino, Giovanni Battista Moroni, Camillo Procaccini, Fra' Galgario tra gli altri), aperta gratuitamente al Palazzo della Regione fino al 28 febbraio; proiezioni notturne dei quadri o di loro particolari sulla facciata del Pirelli; un Artbox, disponibile fino al 25 aprile, in cui godere un'opera alla volta, in uno spazio esclusivo: tra gli autori che saranno ospitati Antonello da Messina, Tiziano Vecellio, Francesco Hayez, Mario Sironi.

Sono questi i tre eventi promossi da Regione Lombardia, in collaborazione con la Fondazione Stelline, che partiranno il 3 dicembre prossimo, nell'ambito del progetto "La Regione dà luce all'arte". «Con queste iniziative - spiega il presidente Roberto Formigoni - vogliamo mettere a disposizione di tutti i nostri cittadini un patrimonio di bellezza e di arte di altissima qualità, che coinvolgerà interamente un'altra opera d'arte di straordinario valore come il Palazzo Pirelli. Oltre all'esposizione, ospitata all'interno del Palazzo, con le opere provenienti dalle Istituzioni Ospedaliere Lombarde, una parte importante del progetto riguarda la proiezione su tutta la facciata del Pirelli delle opere o di loro particolari: uno spettacolo appunto di luce e di bellezza».

LA MOSTRA - La prima esposizione, dal 3 dicembre 2009 al 28 febbraio 2010, è la mostra "Dipinti lombardi dal Rinascimento al Barocco", curata da Mina Gregori coadiuvata da un comitato scientifico composto da Marco Bona Castellotti, Pietro Petraroia, Alessandro Rovetta; direzione artistica e creativa di Piero Addis. L'iniziativa propone 22 opere realizzate tra il Cinquecento e il Settecento, da autori quali Giovanni Cariani, Moretto da Brescia, Romanino, Giovanni Battista Moroni, Camillo Procaccini, Fra' Galgario ed altri, appartenenti al patrimonio delle Istituzioni Ospedaliere Lombarde, al fine di consentire una precisa verifica e uno studio approfondito di queste collezioni e allargare l'interesse a importanti scrigni, finora ignorati, consentendone una più vasta conoscenza e valorizzazione. Questi capolavori, infatti, non provengono solo dal capoluogo lombardo, ma anche dalle province di Como, Bergamo, Brescia, Lodi, Varese, Pavia.

Dagli Ospedali Riuniti di Bergamo proviene il Ritratto di Elisabetta Piavani Ghidotti di Fra' Galgario, visibile nella Galleria dell'Accademia Carrara, così come il Ritratto di anziano gentiluomo con veste rossa, uno dei capolavori di Giovan Battista Moroni, e la Schiavona di Giovanni Cariani, una tavola che situa questo forte e talvolta brutale pittore bergamasco nel proprio contesto, come portatore di una variante dei ben noti valori lombardi, e non già nel generico ambito veneziano entro il quale gli è stata assegnata una collocazione marginale.

LE PROIEZIONI - Dal 2 all'8 dicembre, dalle 18.00 a mezzanotte, il grattacielo Pirelli si illumina con i colori dei capolavori dell'arte lombarda, diventando un imponente schermo cinematografico sul quale scorre una serie di 30 proiezioni delle opere di maggior valore storico artistico presenti in mostra, con zoom su alcuni dei loro dettagli particolarmente significativi.

L'ARTBOX - Una seconda fase del progetto "La Regione dà luce all'arte" prevede l'installazione nell'Atrio Istituzionale del Grattacielo Pirelli, di un Artbox, uno spazio esclusivo e privilegiato nel quale vengono esposte, per la durata di circa un mese ciascuna, quattro opere rispettivamente di Antonello da Messina, Tiziano Vecellio, Francesco Hayez e Mario Sironi. La prima - dal 3 dicembre al 10 gennaio 2010, è il Ritratto della contessa Teresa Zumali Marsili con il figlio Giuseppe, realizzato da Francesco Hayez nel 1833 - conservato nei Musei Civici di Lodi, di proprietà della locale Azienda Ospedaliera - capolavoro del pittore e un documento del livello europeo raggiunto dalla ritrattistica italiana dell'Ottocento. Gli altri appuntamenti saranno, dal 14 gennaio al 14 febbraio 2010 con il San Benedetto - 1470 ca, di Antonello da Messina; dal 18 febbraio al 21 marzo 2010, con il Ritratto di Giulio Romano - 1536 o 1538, di Tiziano Vecellio, e dal 25 marzo al 25 aprile 2010, con il Ritratto di Carlo Carvaglio - 1932-1933, di Mario Sironi.

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