Libri, riscoprire i grandi classici
4 incontri e una «notte bianca»

A partire dal 29 aprile prende il via «Un grande classico», la nuova rassegna pensata dall'Assessorato alle Politiche Giovanili per avvicinare il pubblico giovanile alla frequentazione dei grandi classici della letteratura mondiale. Più precisamente – come recita il sottotitolo della stessa manifestazione – scopo dell'iniziativa è quella di condurre i partecipanti alla scoperta (o riscoperta) dei libri che si fregiano dell'appellativo di classico, con particolare riferimento ai capolavori dell'800.

Diverse le idee che stanno alla base del progetto. In primo luogo la considerazione che la partecipazione di giovani alle iniziative dedicate al libro e promosse dall'assessorato (Giuria giovanile del Premio Bergamo e Caccia al Libro) è consistente; poi la valutazione che non esiste un'iniziativa specificatamente pensata per i giovani lettori che si concentri sui classici; infine la consapevolezza che molti giovani lettori, curiosi o anche robusti (le statistiche considerano “lettore forte” colui che legge almeno 6 libri all'anno), hanno poca dimestichezza con alcuni pilastri della letteratura europea e mondiale.

Le ragioni di questa difficoltà di approccio possono essere anche molto banali (le non sempre piacevoli reminiscenze liceali, il fatto stesso che il più delle volte si trattasse di letture imposte, la non completa maturazione del piacere per la lettura): rimane il dato che l'arco temporale di autori nelle grazie dei giovani lettori trova spesso limite invalicabile nel ‘900 (se non addirittura nella seconda metà del ‘900) e che spesso i classici non vengono nemmeno presi in considerazione, perché ritenuti difficili da leggere, “pesanti”.

Partendo da queste suggestioni si è dunque deciso di ipotizzare un percorso guidato e appositamente studiato che accompagnasse i giovani lettori alla scoperta di alcuni grandi classici, attraverso l'ausilio di figure (per lo più scrittori, ma non solo) in grado di farne emergere l'attualità e i punti di interesse e ai quali si è chiesto di preparare un intervento specifico per l'appuntamento di Bergamo: un vero e proprio racconto del classico che è stato loro affidato e che tenesse conto del fatto che dovranno relazionarsi con un uditorio prevalentemente giovanile.

«Un grande classico» si basa dunque su un nucleo di 4 incontri che si terranno presso lo spazio Polaresco i giovedì alle ore 21.00, a partire dal 29 aprile fino al 20 maggio. Protagonisti di questi momenti saranno tre grandissimi classici ottocenteschi (Anna Karenina di Lev Tolstoj, La Certosa di Parma di Stendhal e I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni), presentati da tre personalità di spicco della letteratura e del giornalismo italiano quali Paolo Nori (classe 1963), scrittore camaleontico e originale, traduttore e studioso tra i più competenti della letteratura russa.

Ermanno Cavazzoni, scrittore bolognese classe 1947, autore di racconti e romanzi bizzarri quanto divertenti; Matteo Collura (Agrigento, 1945), giornalista del “Corriere della Sera”, che ripercorrerà le vicende di Renzo e Lucia anche attraverso gli occhi di un manzoniano d'eccezione come Leonardo Sciascia, di cui è stato apprezzato biografo. Accanto a questi tre libri da tempo consacrati alla fama mondiale, è prevista anche una fuga novecentesca verso un grande romanzo italiano che classico lo è ormai diventato: «Quer pasticciaccio brutto de via Merulana», di Carlo Emilio Gadda, che all'interno di “Un grande classico” sarà presentato da Marco Ardemagni, pirotecnico conduttore radiofonico (storico inviato di Caterpillar) e poeta, accomunato a Gadda dalle forti radici brianzole.

Ma non finisce qui: il percorso si conclude sabato 22 maggio con l'iniziativa “La notte della balena bianca”: una notte intera, a partire dalla mezzanotte sino all'alba, tutta dedicata a Moby Dick, il capolavoro di Hermanne Melville. L'iniziativa, che si rivolge a soli 45 iscritti under 30 e si svolgerà nella suggestiva cornice del monastero di Valmarina, sede del Parco dei Colli, prevede sia un laboratorio di scrittura a cura di Matteo Codignola (editor e traduttore per Adelphi, autore del bel volume Un tentativo di balena, Adelphi, 2008) che la performance teatrale dell'attore e regista milanese Roberto Abbiati che, con il suo spettacolo “Una tazza di mare in tempesta”, ha ideato un Moby Dick per 15 persone in 15 minuti (proprio dal racconto di questo spettacolo è nato il libro di Codignola).

La “Notte della balena bianca” li vedrà insieme per un'esperienza straordinaria, che i giovani a cui piace ascoltare storie, e anche provare in prima persona a raccontarle, non potranno mancare. Il costo dell'iscrizione alla “Notte della balena bianca” è di 15 euro, ma prevede anche l'omaggio del volume di Matteo Codignola. “Un grande classico” è un percorso pensato per i giovani, ma la partecipazione è aperta a tutti quanti sono interessati (esclusa la notte finale). Il progetto è realizzato in collaborazione con Ubik Libri (Libreria Fassi s.r.l. Largo Rezzara, 4 – Bergamo).

© RIPRODUZIONE RISERVATA