Un minuto con Dante
Bestie o uomini?

«Un minuto con Dante» prosegue con una nuova webcam del prof. Enzo Noris, che, questa volta, ci fa riflettere su un altro verso dell'Alighieri: «E dopo 'l pasto ha più fame che pria».

BESTIE O UOMINI?

IF I,99


«E dopo ‘l pasto ha più fame che pria»

Mentre si appresta a salire sul colle illuminato dai raggi del sole, Dante viene assalito da tre bestie feroci, le tre fiere, rispettivamente: una lince, un leone ed una lupa. Secondo un'antica tradizione questi animali selvaggi rappresentavano le multiformi e bestiali disposizioni dell'uomo al peccato e al male.

La lince rappresenta la lussuria, il leone la superbia e la lupa la cupidigia, l'insaziabile voracità umana. La lupa, dirà Virgilio, si accoppia con molti altri animali ed è quindi la madre di tutti i vizi proprio perché incarna la brama di possedere sempre di più, che spinge a commettere ogni tipo di crimine per raggiungere lo scopo.

Certo, alla nostra sensibilità moderna questo ricorso costante all'allegoria può risultare pesante o superato. Eppure, a pensarci bene, scorgiamo a volte dentro noi stessi delle componenti «ferme», selvatiche, che ci accomunano alle fiere dantesche. Davanti a certe notizie di cronaca dobbiamo riconoscere che, a volte, anche noi diventiamo davvero delle bestie, anzi peggiori.

Enzo Noris

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