Ezio Patorio, a Milano una mostra postuma

La mostra postuma di Ezio Pastorio (Milano 1911-2006) viene esposta in questi giorni a Milano presso la galleria d’arte «Ponterosso». Si tratta di un degno omaggio ad un artista milanese che fu molto influenzato dalla terra bergamasca, dove visse per lunghi periodi, e che si è dedicato alla pittura con un entusiasmo sempre giovanile ed una applicazione pienamente espressiva della sua intelligenza e della sua creatività. Le sue eccezionali doti egli ebbe a sviluppare con i suoi studi dapprima presso l’istituto di Belle Arti di Napoli e, poi, all’Accademia di Brera a Milano e della Carrara a Bergamo. E si può dire che la terra Bergamasca fu per Ezio Pastorio principalmente ispiratrice per le sue opere. Infatti durante i suoi lunghi periodi di vita trascorsi a Clusone (in Valle Seriana dove aveva trovato casa nel 1941), egli usufruì di frequenti contatti personali con il famoso maestro Arturo Tosi (che abitava a Rovetta, poco distante da Clusone) e così condividere con lui lunghe ore di «lavoro» davanti ai propri cavalletti sui quali le loro tele andavano riempiendosi di stupende immagini riferite al «ritratto» di una incantevole natura.
È sempre stata la natura a suggerire a Ezio Pastorio le tematiche più suggestive, e le opere esposte in questa postuma (realizzate nel periodo che va dal 1939 al 1963) ne sono chiara testimonianza. Sappiamo tutti che per un pittore la natura è una impareggiabile «maestra», e Ezio Pastorio ha tratto da questa maestra i migliori insegnamenti. Primo fra questi lo splendore della luminosità, i colori caldi e freddi a seconda delle stagioni, le atmosfere che caratterizzano località tra loro diverse e diversificate. In tale contesto si evidenzia l’abilità artistica di Ezio Pastorio nel saper equilibrare in perfetta armonia i timbri tonali, indugiando spesse volte sullo stilema chiarista che sottolinea in particolar modo la sua sensibilità e le sue intimistiche emozioni. L’uso della pennellata delicata o vigorosa, in alternanze sempre ragionate e di proposito volute, testimoniano la totale padronanza della tavolozza da parte di Ezio Pastorio, il quale con la sua pittura ha voluto soltanto elevare un gioioso inno all’intero creato allo scopo di coinvolgere i fruitori delle sue opere a «gustare», come fa fatto lui, la sublime poesia che si traduce in immagine visiva solo con la maestria di un abile pittore. Ezio Pastorio vi è riuscito poiché è stato per davvero sincero poeta e geniale artista del pennello.

Durata della mostra: fino al 4 maggio.
Orari: dalle 10 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19, chiuso la domenica mattina e il lunedì.
Galleria Ponterosso, via Brera 2, Milano.Lino Lazzari

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