Le opere dell'Accademia Carrara
esposte al Bozar di Bruxelles

Oltre cinquanta opere dell'Accademia Carrara saranno esposte al Bozar di Bruxelles nell'ambito della mostra «Maestri veneziani e fiamminghi», aperta al pubblico dal 10 febbraio all'8 maggio 2011. Con le opere di Bergamo, le collezioni del Koninllijk Museum di Anversa.

Oltre cinquanta opere dell'Accademia Carrara saranno esposte al Bozar di Bruxelles nell'ambito della mostra «Maestri veneziani e fiamminghi», aperta al pubblico dal 10 febbraio all'8 maggio 2011.

Con l'Accademia Carrara di Bergamo, ci saranno anche le collezioni del Koninllijk Museum voor Schone Kunsten di Anversa. Due raccolte dunque con alcuni, eccezionali punti di contatto: l'essere raccolte pubbliche strutturate su lasciti privati e fondate sulle collezioni di alcuni tra i maggiori storici dell'arte mondiali; l'essere uno straordinario insieme di capolavori, in grado di raccontare lo sviluppo della grande pittura veneta in parallelo con l'evoluzione dell'arte fiamminga.

In un rapporto di stretta interdipendenza le une con le altre: non avremmo Giovanni Bellini e Antonello da Messina senza Van Eyck e Rogier Van der Weiden, non avremmo Rubens e Van Dyck senza Tiziano e Veronese. E di questo scambio culturale, con opere che viaggeranno da un porto all'altro, da un collezionista all'altro favorendo scambi di merci e aperture di banche, il lombardo veneto è stato perno essenziale, non solo come granaio d'Europa ma anche e soprattutto con gli artisti e le opere che ruotavano intorno a Bergamo.

Così i suoi figli – Palma il Vecchio, Previtali, Cariani – andranno a Venezia a portar linfa nuova all'arte locale e dalla laguna nella capitale orobica giungeranno artisti come Lorenzo Lotto e poi Tiepolo e Diziani a portar il verbo moderno. Su questa base artistica si intende rimettere in moto un processo virtuoso di dialogo e scambio in un momento storico particolarmente complesso, sottolineando le tangenze e possibilità che il Lombardo Veneto e le Fiandre hanno in comune: dall'essere capitali della creatività nella moda e nel tessile, alla forza del design industriale e agli sviluppi dell'industria chimica.

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