«Teatro ecologico» al Sociale
Il 19 spettacolo per i ragazzi

Il Teatro Sociale vuole porsi anche come nuovo polo culturale anche per i giovanissimi, attraverso una programmazione pensata per bambini e ragazzi. In questo contesto, sabato 19 febbraio uno spettacolo di «Teatro Ecologico»: «Amare acque dolci».

Bergamo è, da sempre, una città molto attenta a un'offerta di spettacolo dedicata ai più piccoli, con almeno due o tre poli attivi dedicati al Teatro Ragazzi che realizzano rassegne domenicali da ottobre ad aprile. All'interno di questo già ricco panorama, il Teatro Sociale vuole porsi come nuovo polo culturale anche per i giovanissimi, attraverso una programmazione pensata per bambini e ragazzi.

Specificamente, La Casa delle Arti propone uno spettacolo di «Teatro Ecologico», un filone teatrale che si pone l'obiettivo di riflettere sulle tematiche ambientali, attraverso uno spettacolo sul tema dell'acqua, prodotto da Erbamil su progetto e per la regia di Fabio Comana.

Il teatro è arte dell'incontro. Quando è in grado di instaurare una comunicazione viva, coinvolgente, quando riconosce lo spettatore come persona e non come massa, allora lo spettacolo teatrale diventa esperienza e lascia un ricordo di emozione, di divertimento, di condivisione.

Erbamil è stata una delle prime compagnie italiane ad inventare, già nel 1992, il «Teatro Ecologico», nella convinzione che il teatro possa contribuire attivamente all'educazione ambientale, soprattutto favorendo la riflessione su ciò che ogni singolo cittadino può fare, concretamente, per proteggere e sostenere l'ambiente.

La compagnia bergamasca si è fatta conoscere e apprezzare a livello nazionale con i suoi spettacoli sui rifiuti, sugli animali, sull'inquinamento acustico, sul risparmio energetico, ecc.. Spettacoli divertenti e coinvolgenti, capaci di coniugare impegno civile e comicità, secondo un'idea di teatro accessibile a tutti, popolare nel senso più alto: di una comunità che ritrova, nell'evento teatrale, un senso di appartenenza e legame con il proprio vissuto e la propria terra.

Sabato 19 febbraio alle ore 16 andrà in scena «Amare acque dolci». Progetto e regia Fabio Comana, collaborazione artistica Roberto Corona, collaborazione alle scenografie Serenella Angeloni. Con Francesca Beni, Vittorio Di Mauro, Giuliano Gariboldi e Marco Gavazzeni. Produzione Erbamil.

L'acqua! Quante cose si possono dire dell'acqua? Quattro attori, in un simpatico gioco di teatro nel teatro, tentano goffamente di affrontare un tema vastissimo ed importante, che comincia ad essere urgente. Ciascuno di loro propone un diverso punto di vista: chi uno sguardo romantico e «new age», chi si perde filosofando nel mare dei simboli, chi si appassiona alla politica…

La spunta dapprima il più scientifico dei quattro che, con atteggiamento autoironico da conduttore di documentari, ci conduce attraverso dati e statistiche, seguito dagli altri che si prestano a rappresentare le esilaranti vicende di una tipica famigliola italiana contemporanea: padre, madre e figlio unico. Ma nel finale il discorso si riapre al mondo intero, con una metafora dei possibili conflitti originati dall'iniqua distribuzione dell'acqua e un divertente quanto evocativo percorso fra le diverse culture.

Nello stile di Erbamil si ride per pensare, unendo l'impegno ecologico al piacere di divertirsi. I trucchi e i giochi d'acqua aggiungono un tocco di magia e sorpresa alla comicità degli attori e alla suggestione delle musiche. Biglietto intero 6 euro.

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