Vecchioni superstar a Sanremo
Ecco le foto più belle del Festival

È stato Roberto Vecchioni con la sua «Chiamami ancora amore» a vincere Sanremo superando i Modà ed Emma con «Arriverà», uno dei brani favoriti, e Al Bano con la sua «Amanda è libera». In tv 12 milioni 136 mila spettatori.

È stato Roberto Vecchioni con la sua «Chiamami ancora amore» ad aggiudicarsi il 61° Festival di Sanremo superando in finale i Modà ed Emma con «Arriverà», uno dei brani favoriti alla vigilia della kermesse, e Al Bano con la sua «Amanda è libera», eliminata nella prima serata e poi ripescata grazie al televoto. La serata finale vista da 12 milioni 136 mila spettatori.

«Dedico questa vittoria al popolo italiano che io amo da morire e alle donne che sono importantissime», ha detto Vecchioni, che si è aggiudicato anche il premio della critica intitolato a Mia Martini.

Piccolo fuori programma prima della finale quando il professore lombardo ha commosso il pubblico dell'Ariston, rivolgendosi direttamente alla moglie Daria Colombo, che era seduta in platea: «La prima sera ero emozionato - ha dichiarato - ma in quei quattro minuti non mi sono mai sentito solo perché c'era quel filo che mi lega a te da 30 anni, grazie amore».

A caratterizzare anche l'ultima serata della kermesse, le incursioni comiche di Luca e Paolo che hanno dedicato agli altri conduttori l'ennesima parodia di una canzone di Morandi, «Grazie perché».

A finire nel mirino dei due comici genovesi, che anche sabato sera non hanno risparmiato riferimenti alla situazione politica italiana, colpendo sia il centro destra che il centro sinistra, è stato ancora una volta il presidente del Consiglio: «Se Berlusconi non ha ancora telefonato vuol dire che il festival gli è piaciuto. Ma allora dove abbiamo sbagliato?», si chiedono Luca e Paolo.

Che spiegano: «In realtà le ragioni per cui non ha telefonato sono altre: al festival c'è un via via di politici come ad Arcore, i giornali stanno sempre a sfruculiare come ad Arcore, le personalità straniere vengono messe in imbarazzo da domande incomprensibili come ad Arcore, si canta come ad Arcore, al casinò c'è Emilio Fede che gioca come ad Arcore, c'è uno che è vecchio e che pure se non fa il suo mestiere e piace al 50 per cento degli italiani. Piergianni - hanno concluso, rivolgendosi al conduttore - hai fatto il festival di Arcore!».

Il duo comico delle Iene ha poi ristabilito la par condicio, mettendo a nudo le attuali contraddizioni della sinistra: dalla Fiat alla guerra in Iraq, dall'immigrazione alle dimissioni del premier.

A suscitare l'entusiasmo del pubblico dell'Ariston, è stata soprattutto la performance di Massimo Ranieri, che ha cantato con Morandi «Nel blu dipinto di blu» di Modugno, brano che secondo molti critici e addetti ai lavori avrebbe dovuto essere inserito tra le 14 canzoni della serata dedicata ai 150° dell'unità d'Italia.

A godersi in prima fila la serata finale della kermesse, che ha avuto come ospite, oltre all'artista napoletano, la cantautrice canadese Avril Lavigne, il pilota della Ferrari Fernando Alonso, arrivato nella città dei fiori per assistere all'esibizione della moglie Raquel del Rosario, in gara con Luca Barbarossa.

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