«Cinema d’arte», vedremo opere da cinquanta Paesi

Scoprire e far conoscere Bergamo come città d’arte e cultura anche attraverso il cinema. Giunta all’anno della consacrazione, come l’ha definita l’assessore alla cultura e allo spettacolo Valerio Marabini, la terza edizione del «Festival internazionale del cinema d’arte - Città di Bergamo» si amplia e si rinnova per proseguire le finalità per cui è nata nel 2002: dedicare una manifestazione cinematografica all’arte, in una città ricca di tradizione culturale, artistica e storica.

Dopo i successi delle precedenti edizioni, il Festival, organizzato da Teamitalia con il patrocinio del Comune di Bergamo, anche quest’anno annovera un panorama ricchissimo di opere, giunte da più di cinquanta Paesi, del tutto inedite al pubblico nazionale. «La nostra sfida fin dalla prima edizione – ha dichiarato Roberto Gualdi, direttore generale del Festival – è stata quella di incentrare la rassegna su una tematica tanto particolare come l’arte, nelle sue varie forme ed espressioni, e di presentare lavori inediti nel nostro Paese. L’anno scorso furono circa duecento le opere giunte all’organizzazione, provenienti da venti nazioni diverse, di cui sessanta vennero ammesse al concorso. Quest’anno il successo è stato bissato da 256 filmati pervenuti da cinquanta Paesi di tutto il mondo».

Il Festival, che si svolgerà dal 10 al 19 settembre in due location storiche e altrettanto prestigiose come piazza Vecchia, dove verranno organizzate alcune proiezioni all’aperto, e il Palazzo della Ragione, sede logistica e operativa dell’evento, si divide in un doppio concorso: «Cinema d’Arte» raccoglie filmati realizzati su temi e immagini del mondo dell’arte, dalla pittura alla danza, dalla scultura all’architettura, mentre «Bergamo Film Festival» è il concorso dedicato ai documentari, ai film a soggetto o di animazione. Il premio «Le Mura d’oro», consistente in una preziosa scultura dell’orafo Antonino Rando, sarà attribuito ai primi tre classificati nei due rispettivi concorsi. L’internazionalità del Festival è ribadita inoltre dalla presenza di un Paese ospite, a cui la manifestazione dedica una retrospettiva e una serie di incontri per conoscerne a fondo la cinematografia e le tradizioni culturali.

Dopo le precedenti partecipazioni dell’Austria nel 2002 e dell’Australia nell’estate scorsa, tocca quest’anno a Cuba, in occasione del 45° anniversario della fondazione dell’Istituto cubano dell’Arte e dell’Industria cinematografica, presenziare «L’altro Festival», lo spazio cinematografico dedicato alla nazione ospitata. Per l’occasione, nelle serate di svolgimento della manifestazioni si terrà una rassegna di film fuori concorso ed eventi culturali abbinati a Cuba, arricchite dalla presenza di figure istituzionali del consolato cubano. Un’apertura a scoprire cinematografie lontane e poco conosciute che si riflette nelle «serate di gemellaggio», organizzate quest’anno insieme alla Cina, la Repubblica Moldava e l’Islanda, in cui verranno proiettati film in un’ottica di valorizzazione della cultura e della tradizione dei rispettivi Paesi.

(18/05/2004)

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