L’«Associazione Seriatese Arti Visive» in mostra al Palazzo Comunale

L’«Associazione Seriatese Arti Visive»in mostra al Palazzo Comunale75 artisti hanno deciso di partecipare alla collettiva, con la quale l’«Associazione seriatese arti visive» chiude un altro anno fitto di iniziative espositive e culturali

E’ aperta fino a domenica la mostra nella Sala Virgilio Carbonari al palazzo comunale di Seriate che vede coinvolti 75 artisti con la quale il gruppo «Associazione Seriatese Arti Visive» chiude un altro anno fitto di iniziative espositive e culturali. Gli artisti devono creare «Un’idea in bilico» perché espressa in un quadrato di 60 cm di lato e ruotato di 45 gradi. «L’arte, si sa, è sempre in bilico. In bilico tra le presentazioni, le opinioni, le datazioni, le interpretazioni, le definizioni. L’unico dato fisso dell’arte è che essa vuol dialogare..». Così scrive Loresca nel catalogo della mostra collettiva.

Ogni artista ha colto lo spunto in maniera diversa

. C’è chi in questo singolare formato ha individuato la soglia aperta sull’infinito (Ada Garrone) e su un mondo sospeso (Alfa Pietta) e chi lo spazio ideale per far fluire liberamente le forme più congeniali al proprio sentire artistico, come Mino Marra, Luciana Ferrari, Valentina Persico, Serenella Oprandi e Piergiorgio Noris. Affollato di presenze in una sorta di horror vacui da alcuni (Emilio Belotti) e tormentato nella superficie da altri (Guglielmo Clivati), per qualche artista il quadrato in bilico è diventato un originale teatro per proporre in un’insolita prospettiva scorci di paesaggi, figure (Vincenzo Rocchi) o per mettere in posa le nature morte (Ezio Pirovani). Talvolta è diventato il luogo per sovvertire le regole della realtà a favore della fantasia (Adriana Bovino) o per ambientare l’eclissi dell’umanità (Ivana Mostosi). Per Walter Cadeloro è il punto di gravità dove fermare per un attimo, trafiggendola, il volo leggero di una forma mentre Luisa Pezzotta lo trasforma in una tenera scatola dei desideri. Tra le tante opere esposte (ne abbiamo citate soltanto alcune), sarà poi scelto il lavoro che si aggiudicherà la seconda edizione del Premio Falpa alla memoria di Guido Gori, assegnato l’anno scorso a Enrico Redolfi.

(18/06/03)

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