Il week-end di Dalmine con Lando Buzzanca

Il week-end di Dalmine con Lando BuzzancaSabato al Teatro civico gli equivoci esilaranti di Lando Buzzanca. Domenica fantasia ed emozioni per i più piccoli con «Quelli di Grock».

Un titolo leggendario per una farsa famosa frequentata, ieri come oggi, da grandi attori. Con «La zia Carla» si sono cimentati Macario e Josè Ferrer, Rex Harrison e Albert Finney. Ora Lando Buzzanca porta in scena una nuova versione della commedia per antonomasia. Sabato 22 febbraio il suo spettacolo farà tappa a Dalmine: al teatro civico alle 21, con la sua compagnia, darà vita a giochi ed equivoci esilaranti, inframmezzati da travestimenti al femminile. Il tutto nel segno del divertimento. Circondato da un gruppo di attori giovani e meno giovani, Buzzanca è il protagonista di una nuova traduzione della pièce frequentata dalle maggiori compagnie internazionali, ambita dagli studenti dei college inglesi e americani oltre che, naturalmente, saccheggiata da infinite imitazioni. Diretta dallo stesso Lando Buzzanca, la commedia presenta un nuovo allestimento con musica e canzoni scritte da Brandon Thomas.

E la fantasia sarà ancora protagonista dello spettacolo in calendario per domenica alle 16, sempre al Teatro civico. Nell’ambito della rassegna «44…atti. Ragazzi a teatro» l’appuntamento è con «Data di nascita» di Susanna Baccari e Valeria Cavalli con Alessandro Larocca e Andrea Ruberti. Che cosa succederebbe se si potesse decidere che cosa nascere? Metti che prima di venire al mondo si potesse scegliere dove andare e come vivere la propria vita terrena: c’è chi sogna di nascere una grande aquila reale e chi un bellissimo delfino.

Mescolando giochi, desideri e storie, lo spettacolo, diretto da Susanna Baccari e interpretato dalla compagnia Quelli di Grock, attinge da fantasia e realtà raccontando l’amicizia che unisce i due protagonisti, come il cielo e il mare, divisi solo dalla sottile linea dell’orizzonte. E nel luogo senza tempo, ricreato dalla magia del teatro, la fantasia accoglie ogni desiderio.

(19/02/2003)

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