Roncalli e Wojtyla: «I due Giovanni»
Un libro racconta le loro vite parallele

Le «vite parallele» di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII - il Papa Grande e il Papa Buono - sono raccontate da Emanuele Roncalli nel libro «I due Giovanni» Emmeci Roma (140 pp. 5,90 €), testo bilingue italiano-polacco, già in libreria.

Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII: il Papa Grande e il Papa Buono. Due Pontefici entrambi Beati. Le loro vite si sovrappongono per 43 anni: dal 1920, anno di nascita di Karol Wojtyla, al 1963 anno della morte di Papa Roncalli. Nonostante le diverse età, le loro esistenze a ben guardare la cronologia degli eventi, per molti aspetti sono corse parallele e – più di una volta – si sono intrecciate. Il sottile filo del destino di due uomini di Chiesa si è spesso unito e annodato.

La beatificazione di Giovanni Paolo II è l'ultimo evento – ma solo in senso temporale – che accomuna i due successori alla Cattedra di San Pietro. Papa Roncalli lo aveva preceduto il 3 settembre 2000 ed era stato lo stesso Papa Wojtyla ad elevarlo agli onori degli altari.

Il volume «I due Giovanni» edito da Emmeci-Roma, corredato di fotografie in parte inedite, scritto da Emanuele Roncalli, giornalista de L'Eco di Bergamo, in occasione della Beatificazione di Giovanni Paolo II, racconta pagine anche poco note della vita dei due Papi, come l'incontro fra il card. Wojtyla e Giovanni XXIII, la loro devozione mariana, il loro approccio al segreto di Fatima e altri argomenti di grande interesse.

Il volume è in distribuzione a Bergamo presso la Libreria San Paolo di via Giorgio Paglia e alla Libreria Buona Stampa di via Paleocapa, oltre che nelle principali edicole di città e provincia.


DALLA PRESENTAZIONE...
Sfogliando le biografie dei due pontefici, desta un certo stupore scoprire tratti e analogie che li hanno accomunati, nonostante nel medesimo tempo abbiano coperto ruoli e incarichi diversi e soprattutto siano vissuti in luoghi e contesti spesso assai lontani fra loro. Già le radici, le origini paiono assai simili. Famiglie semplici, temprate dalle fatiche del lavoro, ma timbrate dalla forte fede. Roncalli nasce in un paese bergamasco alla fine dell'Ottocento: una famiglia patriarcale, povera, dove i genitori e i figli grandi lavorano la terra. Le giornate sono scandite dalle attività nei campi e nelle stalle, ma anche dai bronzi del campanile che richiamano alle preghiere, alla messa, alle liturgie dell'anno. Semplice e modesta è anche la famiglia del piccolo Karol, che fra l'altro deve far i conti con la perdita della madre a soli 9 anni, oltre che di un fratello a 12 anni e di una sorella morta prima che lui nascesse. Ma è la fede che accomuna le due famiglie e le aiuta a superare i momenti più bui e critici.

Wojtyla e Roncalli hanno entrambi attraversato il Novecento e conosciuto le tragedie delle guerre, della deportazione, del nazismo. Entrambi in quel periodo vivevano nei Paesi dell'Est: Wojtyla in Polonia, Roncalli in Turchia dove come Delegato Pontificio, grazie ai buoni rapporti con il Corpo Diplomatico e con i rappresentanti pontifici dei paesi danubiani, riuscirà ad aiutare le comunità ebraiche perseguitate. Le analogie non si fermano di certo qui. Seguendo entrambi la vocazione, hanno messo a frutto la loro formazione come docenti di Teologia, l'uno nel Seminario di Cracovia, l'altro in quello di Bergamo. E' singolare poi il fatto che sia il bergamasco che il polacco abbiano svolto un ruolo pressoché identico a favore dei giovani durante i primi anni di sacerdozio. Roncalli nel novembre 1918 diede inizio alla Casa dello Studente a Bergamo Alta; Wojtyla fu cappellano degli Universitari fino al 1951.

Questa attenzione verso i giovani è sempre stata viva nei due papi. Non bisogna di certo dimenticare che fu proprio Giovanni Paolo II a ideare – dal 1985 - le Giornate Mondiali della Gioventù. In tempi assai diversi e lontani, il sacerdote Roncalli si fece promotore di circoli della Gioventù (1919), di circoli studenteschi a Bergamo, di comitati per l'unione delle donne cattoliche. Il 1958 è un anno segnato da straordinari eventi per il prete polacco e il cardinale bergamasco. Wojyla il 28 settembre 1958 riceve l'ordinazione episcopale nella cattedrale di Cracovia, dalle mani dell'arcivescovo Eugeniusz Baziak. Esattamene un mese dopo - il 28 ottobre 1958 - il patriarca di Venezia diventa papa assumendo il nome di Giovanni XXIII. E vent'anni più tardi, ancora una volta nello stesso mese di ottobre, il card. Wojtyla verrà a sua volta eletto pontefice. Coincidenze temporali, certo, ma la vita di Roncalli e Wojtyla che è corsa su due binari paralleli per lunghi decenni, ad un tratto si è incrociata.

Nell'ottobre 1962, a pochi giorni dall'apertura del Concilio Vaticano II, mons. Wojtyla accompagnato dal card. Wyszynski, vescovo di Cracovia, primate di Polonia e da altri prelati polacchi è ricevuto in udienza da Giovanni XXIII. Wojtyla e Roncalli sono l'uno davanti all'altro. Il polacco si genuflette per baciare l'anello al Papa. Roncalli lo guarda soave. Chi avrebbe mai detto allora che in quel preciso giorno si sarebbero incontrati due successori alla Cattedra di Pietro?

Edizione bilingue italiano-polacco, 140 pagine,  € 5.90.

La versione polacca è curata da don Bogdan Stanlislaw Wilczewski.
Traduzione in lingua polacca di Anna Cieslik

Info Edizioni Emmeci Roma - tel. 392 8838002

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