Canti e danze dalla Bolivia
Festa di colori e tradizione

Una danza di battaglia foriera di un messaggio di pace. È tra i ritmi del Tinku e i colori di una bandiera millenaria che la Bolivia domenica ha raccontato la propria storia davanti a tutta Bergamo, nel cuore della città, a Piazza Pontida.

Una danza di battaglia foriera di un messaggio di pace. È tra i ritmi del Tinku e i colori di una bandiera millenaria che la Bolivia domenica ha raccontato la propria storia davanti a tutta Bergamo, nel cuore della città, a Piazza Pontida.

Sette gruppi, provenienti dalle maggiori comunità andine di Italia, hanno sfilato per la piazza ornati di mantera (elmetto in pelle di toro) e tuniche in pelo di lama. A inizio spettacolo l'inno nazionale boliviano, allegro, battagliero a patriottico. Ma anche un po' «italiano»: a scriverlo è stato infatti il compositore romano Leopoldo Benedetto Vincenti, affiancando il poeta e legislatore boliviano José Ignacio de Sanjinés che si occupò della stesura del testo.

Il «Tinku 100% boliviano» ha visto esibirsi oltre 100 ballerini applauditi da un pubblico eterogeneo, composto sia da connazionali che da bergamaschi, riuniti in un ampio cerchio in Piazza Pontida. In particolare evidenza il Grupo Yanapakuna di Bergamo, composto sia da andini che da italiani.

La data scelta per l'evento non è stata casuale, poiché anticipa di pochi giorni il 186° anniversario dell'Indipendenza Boliviana. Ora la Bolivia ha recuperato le proprie origini, e ha deciso di mantenerle più vive che mai con l'istituzione di un Archivio Nazionale nella capitale La Paz, in cui vengono raccolti foto, filmati, file audio e dati statistici su queste feste che, ogni anno, mettono in scena una diversa danza, propria del repertorio andino.

Leggi di più su L'Eco di lunedì 1° agosto

© RIPRODUZIONE RISERVATA