Cortopotere, fiction e impegno
Primo premio al cinese Tao Gu

Si è conclusa l'11ª edizione di Cortopotere-ShortFilmFestival. La giuria del concorso nazionale ha premiato il film Omero bello-di-nonna di Marco Chiarini,  La giuria del concorso internazionale ha eletto il film Qu Da Hai De Lu Shang di Tao Gu.

Si è conclusa sabato sera, all'Auditorium di piazza della Libertà, con le premiazioni (dopo la proiezione del film Touki Bouki, 1973, del regista senegalese Djibril Diop Mambéty), l'11ª edizione di Cortopotere-ShortFilmFestival, organizzato dall'Associazione Fidelio con Lab 80.

Oltre alla retrospettiva e alla Performance di Bruce McClure, Cortopotere ha presentato, divisi nei due concorsi, nazionale e internazionale, 67 film di cui 11 per il concorso nazionale, 56 per quello internazionale, 19 opere di ricerca e 7 di animazione in rappresentanza di 23 Nazioni.

Tra queste, due giurie hanno selezionato i film vincitori del Festival. La giuria del concorso nazionale ha premiato il film Omero bello-di-nonna di Marco Chiarini (Italia, 2010): «Per la delicatezza dimostrata nel trattare il tema complesso del disagio psichico e psicologico, per la fantasia dell'apparato d'animazione grafica e per l'equilibrio del racconto, espresso con toni ironici e leggeri ma mai banali».

La giuria del concorso internazionale ha designato come vincitore di questa sezione il film Qu Da Hai De Lu Shang (On the Way to the Sea, di Tao Gu, Cina/Canada, 2010) «Per l'equilibrio tra impegno documentario e sperimentazione visiva e la capacità di trovare un'elaborazione estetica in grado di scartare i rischi del sublime e del patetismo di fronte alla catastrofe. E perché ci mostra come per il cinema sia ancora possibile, e doveroso, essere un veicolo di testimonianza e memoria, trovando forme che incarnino il debito delle immagini nei confronti del reale».

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