Un minuto con Dante
Due popoli accidiosi

Come la schiera degli accidiosi era preceduta da due anime, così è seguita da altre due che chiudono la fila proclamando esempi di accidia punita. È lo stesso Virgilio che le fa notare a Dante invitandolo a voltarsi da quella parte.

DUE POPOLI ACCIDIOSI

18.130 E quei che m'era ad ogne uopo soccorso
18.131 disse: «Volgiti qua: vedine due
18.132 venir dando a l'accidia di morso».

18.133 Di retro a tutti dicean: «Prima fue

18.134 morta la gente a cui il mar s'aperse,
18.135 che vedesse Iordan le rede sue.

18.136 E quella che l'affanno non sofferse

18.137 fino a la fine col figlio d'Anchise,
18.138 sé stessa a vita sanza gloria offerse».


Come la schiera degli accidiosi era preceduta da due anime che, a mo' di alfieri, gridavano esempi di sollecitudine premiata, così è seguita da altre due che chiudono la fila proclamando esempi di accidia punita. È lo stesso Virgilio, definito quei che m'era ad ogne uopo soccorso, cioè colui che mi era d'aiuto in ogni necessità, che le fa notare a Dante invitandolo a voltarsi da quella parte.
I due esempi di accidia punita, tratti rispettivamente dalla Bibbia e dall'Eneide, riguardano due popoli: il popolo ebreo e gli esuli troiani.
Il primo, liberato dalla schiavitù d'Egitto ed incamminato attraverso il deserto alla volta della Terra promessa, mormora contro Mosè ed assume un atteggiamento riottoso; insofferente per le fatiche del viaggio, il popolo ebreo arriva perfino a provare nostalgia per la condizione servile precedente: segno che la libertà va conquistata a caro prezzo, affrontando i rischi e le fatiche e vincendo ogni forma di pigrizia e di comoda rassegnazione (di accidia, appunto). Per questa loro colpa non entreranno nella Terra promessa: moriranno prima che il Giordano vedesse il popolo che gli era stato destinato (i suoi eredi).
Il secondo esempio riguarda la gente troiana: in fuga dalla città in fiamme al seguito di Enea (figlio d'Anchise) giungono in Sicilia ma, stanchi per gli affanni del viaggio, decidono di fermarsi qui, accontentandosi di una vita sanza gloria.
L'accidia è un peccato non solo individuale ma anche collettivo: la tentazione di «sedersi» e di rinunciare al compito impegnativo di realizzarci in pienezza è sempre in agguato e per di più è contagiosa.
Enzo Noris

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