Cornamuse e arpe, s’accende l’estate di «Andar per musica»

Cornamuse e arpe, s’accende l’estate di «Andar per musica»Trentatré concerti e un cast d’eccezione: presentata la kermesse provinciale «Andar per musica» Dalla musica celtica dei Capercaillie al folk popolare di Hevia

Trentatré concerti, un cast d’eccezione, con una vera stella del firmamento folk. L’edizione 2004 della rassegna «Andar per musica» conferma sostanzialmente la sua «vocazione celtica», anche se lo spettro d’influenza negli anni si è aperto all’esperienza del cosiddetto «folk contemporaneo» e in qualche caso al concetto globalizzante della «world music». All’inizio più specificatamente legata alla musica classica, negli ultimi anni la rassegna della Provincia di Bergamo si è come specializzata nel folk-revival dell’area celtica europea, senza per questo confinarsi in un ghetto culturale e stilistico.

Il cartellone, negli anni è cresciuto, interessando molti centri della Bergamasca.

Per il 2004 «Andar per musica» si appunta il fiore all’occhiello del cornamusista spagnolo Hevia che il 6 agosto si esibisce in quel di Sarnico all’incrocio con un’altra rassegna importante della Provincia: «Suoni dal Mondo – World Music Festival del Sebino». L’intreccio dei due cartelloni si è reso necessario per motivi squisitamente economici.

Sul piano artistico tutto il programma è di grande interesse, così come risulta molto accurata l’ubicazione dei singoli concerti, come al solito finalizzata alla promozione anche turistica dei luoghi e degli spazi prescelti.

La matrice anglo-scoto-irlandese è garantita da buona parte degli artisti e dei gruppi invitati, ma è indubbiamente importante la compagine degli artisti spagnoli, provenienti dalle Asturie e dai Paesi Baschi.

Oltre alle vere star del folk come Hevia, gli irlandesi Altan, gli scozzesi Capercaillie (questi ultimi giudicati «miglior live band dell’anno» dalla BBC), il fisarmonicista basco Kepa Junkera, il cartellone si fregia di altre realtà molto influenti sul piano musicale. Si va dal folk contaminato degli irlandesi Lunasa e si sconfina verso il folk cortigiano dei veterani inglesi Amazing Blondel e il folk barocco a venature bluesy del John Renbourn Group. Se Hevia è un virtuoso della gaita e delle cornamuse trafficate d’elettronica, la cornamusista inglese Katryn Tickell vanta più d’un primato di contaminazione stilistica, capace com’è di suonare a fianco dei tradizionalissimi Chieftains, e allo stesso tempo di un popmaker come Sting o di un gruppo avant-garde come la Penguin Cafe Orchestra.

Agli italiani Folk Studio A, ai Myrddin e al gruppo Inis Fails è dato il compito di testimoniare l’effervescente realtà della «tentazione» celtica nostrana, sempre tesa a mediare sonorità tradizionali ad altre più moderne e mediterranee.

IL PROGRAMMA

Per informazioni

www.provincia.bergamo.it

Anche per quest’anno gli appuntamenti sono ad ingesso gratuito. Inizio concerto: ore 20.45

(22/06/2004)

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