Una mostra e un concerto
per ricordare «il dottore»

Trentacinque fotografie, alcune inedite, e un pomeriggio in jazz, con le note al piano di Gianni Bergamelli e il sax di Gianluigi Trovesi. Sabato 28 gli occhi e l'anima di San Pellegrino si riprenderanno il ricordo di Angelo Quarenghi, il dottor Angiolino, a vent'anni dalla scomparsa.

Trentacinque fotografie, alcune inedite, e un pomeriggio in jazz, con le note al piano di Gianni Bergamelli e il sax di Gianluigi Trovesi. Sabato 28 gli occhi e l'anima di San Pellegrino si riprenderanno il ricordo di Angelo Quarenghi, il dottor Angiolino, a vent'anni dalla scomparsa.

Si comincia con la mostra fotografica, dalle 16,30, nelle sale della Casa di Cura Quarenghi, fondata nel 1924 dal papà del dottor Angelo, Merino. «Passione e spiritualità» è il titolo della mostra, «35 scatti dal 1961 al 1984 che ritraggono la vita professionale di mio padre in clinica e nello sport - spiega la figlia Michèle Quarenghi -, comprese le fotografie più celebri con Herrera, Mazzola, Facchetti e la Grande Inter, i ricordi dei ritiri qui a San Pellegrino, editi e inediti, parte dell'archivio Ravezzani e una serie di articoli dal 1961 alla fine degli anni Ottanta pubblicati sui principali quotidiani e sui periodici sportivi e non».

Un viaggio nella memoria prima del concerto, nel parco sul Brembo, dalle 17,15, edizione numero 15. «Una tradizione, che ha sempre attirato una gran quantità di gente. Segno che San Pellegrino e i bergamaschi non hanno dimenticato mio padre».

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