Le parole di Rabacchi
conquistano CortoLovere

I giovani precari e la magia della luce: sono i temi dei corti che hanno dominato l'edizione di CortoLovere che si è chiusa sabato 29 settembre con una serata di festa al teatro Crystal. Miglior film Non dimenticar le mie parole del giovane regista romano Riccardo Rabacchi.

I giovani precari e la magia della luce: sono i temi dei corti che hanno dominato l'edizione di CortoLovere che si è chiusa sabato 29 settembre con una serata di festa al teatro Crystal.

La giuria, presieduta dall'attore Silvio Orlando, che è stato anche l'ospite d'onore di questa edizione, e composta, con lui, da Bruno Bozzetto, Daniela Ducoli, giornalista di Radio Monte Carlo, Andrea Frambrosi, giornalista de «L'Eco di Bergamo», Pino Belleri, consulente alla direzione del periodico Gente, Roberto Frattini, musicista, Silvia Ghezzi della Camera commercio di Bergamo e Francesco Zingrillo, giornalista di San Marino Tv, ha assegnato il premio per il miglior film della quindicesima edizione di CortoLovere, al film Non dimenticar le mie parole del giovane regista romano Riccardo Rabacchi.

Il film si aggiudica il Luccio d'oro più un premio in denaro di 3.000 euro del Comune di Lovere. Si è conclusa così ieri sera, con la serata di gala e le premiazioni (e proiezioni) dei film vincitori, l'edizione 2012 di CortoLovere-Festival Internazionale del Cortometraggio, organizzato dalla Fondazione Domenico Oprandi con il sostegno del Comune di Lovere.

Ottimamente scritto (avrebbe meritato anche il premio per il soggetto), venato da una caustica ma ben calibrata ironia, ben diretto con mano sicura, Non dimenticar le mie parole gioca abilmente mescolando le sue carte tra precarietà giovanile e lucida follia.

Il film che però ha davvero sbaragliato questa edizione (candidato sino all'ultimo al premio maggiore), è stato il cortometraggio Luminaris del regista argentino Juan Pablo Zaramella (Buenos Aires, 1972). Un film che ha fatto incetta di premi in tutto il mondo e nei più importanti festival di animazione (Annecy) e che è stato candidato all'Oscar come miglior cortometraggio di animazione.

Il film è talmente piaciuto che si è aggiudicato ben tre premi: Miglior colonna sonora (Luccio d'oro-Premio bar Centrale di Lovere), Miglior film straniero (Targa L'Eco di Bergamo) e, naturalmente, il premio per il Miglior corto di animazione (Alborella d'oro più 1.000 euro del Premio della Comunità Montana dei Laghi bergamaschi).

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