Inaugurata la mostra di S.Agata
È visitabile fino al 16 dicembre

È stata inaugurata venerdì sera 7 dicembre alle ore 18 nell'ex Ateneo di Città Alta la mostra «Sant'Agata: immagini dal passato». Nel corso dell'inaugurazione sono state presentate le tavole grafiche e pittoriche esposte.

È stata inaugurata venerdì sera 7 dicembre alle ore 18 nell'ex Ateneo di Città Alta la mostra «Sant'Agata: immagini dal passato». Nel corso dell'inaugurazione sono state presentate le tavole grafiche e pittoriche esposte, anche con resa tridimensionale, inerenti lo studio dei dipinti trattati, in particolare quelli attribuiti a Salvatore Bianchi, e sono stati presentati dei video illustrativi.

Nella mostra, così come nel catalogo realizzato all'uopo, sono presentati gli esiti delle ricerche condotte dagli alunni dell'attuale classe 5C del Liceo Artistico «Giacomo e Pio Manzù» di Bergamo. Ricerche effettuate sui documenti archivistici, sulla bibliografia e sulle fonti locali relative al complesso monastico di Sant'Agata dalle sue origini, risalenti al X secolo D.C., al secolo scorso, nonché approfondimenti sugli artisti che hanno operato nell'ex struttura ecclesiastica, sulle loro opere e sui soggetti iconografici da essi rappresentati.

Gli allievi dell'istituto artistico cittadino, guidati nelle ricerche dai professori Lucia Dreoni, Franco Agresti e Mario Albergati, hanno così affrontato lo studio dell'ex convento di Sant'Agata, fino a pochi anni fa misconosciuto a causa della sua destinazione a carcere protrattasi per quasi due secoli a partire dalla soppressione napoleonica.

Grazie al lavoro di ricostruzione storica della dottoressa Tosca Rossi e al prezioso contributo in fase di ricerca effettuato da alunni e docenti del liceo artistico, è stato dunque possibile identificare con esattezza i contenuti e gli autori dei dipinti custoditi all'interno di questo prezioso patrimonio artistico.

L'ex monastero teatino, da 30 anni sede del Circolino, è stato indagato dal punto di vista storico e sono stati compiuti approfondimenti sulle opere degli artisti che l'hanno affrescato e i cui dipinti sono stati recentemente restaurati, a spese della Cooperativa Città Alta, nel pieno rispetto delle indicazioni tecniche e procedurali dettate dalla Soprintendenza per i Beni Culturali.

Gli artisti «riscoperti» in fase di ampliamento dei locali del Circolino sono Giulio Quaglio e Salvatore Bianchi che, in date successive al 1706, e presumibilmente circoscrivibili al secondo decennio del secolo, in piena epoca barocca, hanno affrescato l'edificio ecclesiastico. Il primo, originario di Laino, nel comasco, è autore del dipinto raffigurante il «Profeta Elia sotto il ginepro» visibile nella sala grande del Circolino, già sacrestia della chiesa, e dell'«Angelo portacroce» in un piccolo locale attiguo.

Al secondo, invece, varesino di Velate, appartiene la realizzazione degli affreschi con «San Gaetano Thiene» nelle volte delle quattro campate della navata e in quella del presbiterio. I soggetti dei dipinti della volta raffigurati dal Bianchi sono: «San Gaetano e Sant'Agata al cospetto della Vergine e del Cristo», «La Vergine porge Gesù Bambino a San Gaetano con coro di angeli musicanti», «San Gaetano, ispirandosi al Cristo combatte le eresie» e «San Gaetano con le allegorie della Fede, Speranza e Provvidenza».

Il presidente Aldo Ghilardi ha dichiarato: «La Cooperativa Città Alta nei suoi trent'anni di storia ha sempre attuato una continua opera di risanamento e di riscoperta del complesso di Sant'Agata, la struttura che ne ospita la sede legale e operativa. Tra l'ex monastero, poi adibito a carcere, e la Cooperativa c'è una profonda storia d'amore. La bellezza e la storia dell'edificio ci hanno fatto innamorare e ci hanno spinto a valorizzare e restaurare i tesori immensi che abbiamo scoperto durante i lavori di ampliamento e ristrutturazione dei locali del Circolino».

«L'incontro con i docenti e gli alunni del liceo artistico - ha continuato Ghliardi - ci ha permesso di approfondire la conoscenza del complesso, mettendo a disposizione della comunità e degli abitanti del quartiere la storia di S. Agata. È nostra ferma intenzione - ha concluso il presidente - continuare su questa strada del recupero della tradizione».

La mostra è organizzata dalla Cooperativa Città Alta e dal Liceo Artistico Statale di Bergamo «Giacomo e Pio Manzù» con il Patrocinio del Comune di Bergamo Assessorato alla Cultura e Spettacolo ed è visitabile da sabato 8 a domenica 16 dicembre dalle ore 10 alle ore 19 nei giorni festivi e dalle 15 alle 19 nei giorni feriali.

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