Il lontano vicino, il vicino lontano
Ponte, si riflette sul mondo glocale

«Il lontano vicino, il vicino lontano: fedi, culture, migrazioni, sviluppo nel/del mondo glocale»: è questo il filo conduttore dei tre incontri promossi dal Centro culturale «3C» di Ponte San Pietro nell'ambito del progetto culturale «Gener@zioni in città» iniziato lo scorso ottobre.

«Il lontano vicino, il vicino lontano: fedi, culture, migrazioni, sviluppo nel/del mondo glocale»: è questo il filo conduttore dei tre incontri promossi dal Centro culturale «3C» di Ponte San Pietro nell'ambito del progetto culturale «Gener@zioni in città» iniziato lo scorso ottobre.

Il nuovo ciclo ha preso il via lunedì 8 aprile con una serata dal tema «Identità e co-evoluzioni: culture in cammino» con il prof. Gianluca Bocchi, docente di Filosofia della Scienza dell'Università di Bergamo. Secondo appuntamento lunedì 15 aprile. Tema, «Desideri di salvezza: molte fedi sotto lo stesso cielo» condotta da mons. Alberto Carrara, delegato vescovile per la pastorale della cultura e delle comunicazioni sociali. L'incontro si terrà nell'Aula magna delle Scuole elementari "Caterina Cittadini", in via Vittorio Emanuele 107, a Ponte San Pietro, con inizio alle 20.45.

Lunedì 22 aprile si parlerà invece di «Interdipendenze, diritti, responsabilità nella dimensione mondiale dello sviluppo», nel corso di una tavola rotonda cui prenderanno parte mons. Francesco Beschi, Vescovo di Bergamo, il prof. Giangi Milesi, presidente Ong e Cesvi, il prof. Felice Rizzi, cattedra Unesco dell'Università di Bergamo. Conduce Giorgio Gandola, direttore de L'Eco di Bergamo E' stato invitato a partecipare l'ex ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant'Agata.

Gli incontri sono promossi anche con il contributo della Parrocchia di Ponte San Pietro.

«Un cielo/cento cieli, una storia/mille storie, la solitudine/ la rete delle moltitudini omologate e dei legami desiderati. Umanità in ricerca: sull'inquieto pianeta che ci ospita, mondializzato e polarizzato, si tessono, in forme impreviste e multiformi, identità e culture, fedi e politiche, diritti e responsabilità, povertà e sviluppo. Il percorso, a più voci, conduce a guardare, dentro il tempo presente, processi, segni e gesti che diano sguardi consapevoli e senso vissuto alla speranza di pace, salvezza, giustizia»: così si legge nella presentazione dei tre incontri del ciclo.

«Non sappiamo chi siamo se ignoriamo chi saremo»: si snoda invece su questa «semplice» riflessione «Gener@zioni in città», il percorso di formazione e aggiornamento che il Centro culturale Cittadini «3C» di Ponte San Pietro offre anche quest'anno all'intera comunità bergamasca.

L'offerta formativa è stata elaborata e proposta nell'ambito della positiva collaborazione tra il Centro culturale “3C” di Ponte San Pietro, l'Associazione CeG Cittadini onlus di Bergamo, la recente attivazione di “rete” con altre scuole della città e l'Associazione Agesc. Si tratta di una serie di proposte di formazione, di aggiornamento e di dibattito con personalità del mondo della cultura e dell'impegno ecclesiastico-politico-sociale. I bergamaschi sono invitati a partecipare e ad approfondire i valori umano-cristiani e ad impegnare la propria vita nella responsabilità. Le proposte sono aperte a tutti: giovani, adulti, gruppi (per informazioni scrivere a: [email protected]).

Undici i percorsi proposti per quest'anno (illustrati nel pdf allegato)

Non mancherà il consueto impegno per i bambini emarginati del Brasile (con la «Festa di Primavera» che chiuderà le iniziative il prossimo 25 maggio (alle 21) nonchè le iniziative «Fuori rotta»: «Primum Filosophare», «La Città Eterna: Etica, Ragione e Fede nel Paradiso di Dante» e «Nella città che gioca: sport & educazione & solidarietà for ever».

«La storia - si legge nella presentazione dell'iniziative - corre acqua su pietra, pioggia su foglia, goccia su fronte. La città freme attonita senza più oriente, stella, campana. Meridiani e paralleli si scompongono in confuse spirali. Le frontiere non tracciano confini, le identità si slabbrano al tuono di nuovi segni. Animali impauriti si chiudono in tane suicide. Ma uomini e donne, adulti e bambini, vecchi e giovani alzano il cuore, insieme drizzano la mente se lo squarcio del lampo svela l'orizzonte, incammina la città al suo futuro che tutti e tutte accoglie: di paura si farà coraggio, di tremore si farà speranza, di oscurità si farà conoscenza, di pazienza si farà, reciprocamente, di generazione in generazione, passione, tenerezza, creazione».

QUI TUTTE LE INIZIATIVE IN PROGRAMMA

© RIPRODUZIONE RISERVATA