Geroglifici più trendy del'iPhone
Al via un nuovo corso di scrittura

La geroglificomania è scoppiata da qualche tempo e sta prendendo sempre più piede: perché dall'azzardo di un corso da primi passi si è arrivati, nel giro di un paio d'anni, all'ideazione di una serie di lezioni avanzate, roba che neanche Tutankhamon.

La geroglificomania è scoppiata da qualche tempo e sta prendendo sempre più piede: perché dall'azzardo di un corso da primi passi si è arrivati, nel giro di un paio d'anni, all'ideazione di una serie di lezioni avanzate, roba che neanche Tutankhamon.

E se, nell'antico Egitto, gli scribi appartenevano ad una delle caste più potenti, proprio perché in possesso dell'arte della scrittura, chissà cosa avrebbero pensato a quei tempi, all'ombra delle piramidi, di chi sarebbe riuscito a interpretare e riproporre quei codici migliaia di anni più tardi. E, soprattutto, di chi si sarebbe posto l'obiettivo di trasmetterne le regole ai quattro venti, come hanno deciso di fare, in maniera tutt'altro che utopica, al Museo archeologico di Bergamo.

All'inizio, per quello che sarebbe potuto sembrare un semplice giochetto, che però si sarebbe presto trasformato in qualcosa di più, in un percorso capace di andare ben oltre l'abc di Ramses e compagnia incidente: dal 2010 ad oggi, in duecento si sono iscritti ai vari corsi.

Ma come si impara il geroglifico? La domanda se la pongono un po' tutti, quindi non è poi così fuori luogo. La risposta, invece, può perfino sorprendere, perché per tradurre segni e iscrizioni bisogna applicare qualcosa di molto simile alle regole imparate nel processo di apprendimento di una lingua straniera.

Ci sono simboli fonetici, ideogrammi e determinativi, c'è una grammatica ben precisa e regole da rispettare, ma – volendola fare breve – si segue il meccanismo del rebus: ad ogni simbolo corrisponde un suono e, una volta tradotto, bisogna montare insieme i singoli risultati.

Federica Ugliano è la docente che ha tenuto le lezioni nelle ultime due edizioni e che farà lo stesso anche quest'anno, con il varo del secondo step, in partenza sabato 4 maggio e in programma per quattro sabati consecutivi, dalle 15 alle 17, nella sede del Museo archeologico, in piazza Cittadella (costo totale, 60 euro; per ulteriori informazioni e per le iscrizioni è possibile telefonare allo 035-286070 o scrivere all'indirizzo email: archeodidattica@ comune.bg.it).

Gli iscritti - gratificati al termine con tanto di apposito attestato - sfiorano le cinquanta unità e comprendono una buona parte di quelli che si erano già cimentati, con l'aggiunta di un paio di avventurosi che hanno voluto addentrarsi ora, partendo dal piano più elevato.

Leggi di più su L'Eco di venerdì 3 maggio

© RIPRODUZIONE RISERVATA