Frà Tommaso: pastore analfabeta
Beato a 450 anni dalla morte

Come è potuto accadere che un giovane pastore analfabeta, diventato poi un frate, un fratello laico, sia diventato consigliere dell'imperatore d'Austria? Come è possibile che le sue prediche e poi i suoi scritti abbiano colpito, commosso persone umili e potenti?

Come è potuto accadere che un giovane pastore analfabeta, diventato poi un frate, un fratello laico, sia diventato consigliere dell'imperatore d'Austria? Come è possibile che le sue prediche e poi i suoi scritti abbiano colpito, infiammato, commosso persone umili e potenti?

Uno strano destino quello del giovane Tommaso Acerbis, nato a Olera 450 anni fa. Seguiva il gregge della sua famiglia verso il Canto Alto, tra prati e boschi. Ma il giovane Tommaso aveva dentro qualche cosa di particolare, oltre all'educazione religiosa ricevuta dai genitori, Pietro e Margherita.

Quando bussò alla porta del convento cappuccino di Santa Croce di Cittadella a Verona non sapeva né leggere né scrivere. Dai frati ebbe solamente i rudimenti della scrittura e della grammatica. Un destino particolare. Fu un frate umile, un questuante. Morì con fama di santità, ma i suoi scritti restarono abbandonati per mezzo secolo. La sua causa di beatificazione verrà avviata soltanto nel 1967.

Imparò a leggere e a scrivere in modo elementare e cominciò a predicare e le sue parole dovevano avere una forza particolare, perché la sua fama si propagò tra la gente semplice e poi fra gli aristocratici. Fra' Tommaso verrà beatificato il 21 settembre prossimo, 450 anni dopo la sua nascita. Particolare è stata la passione, la fermezza con la quale il «Centro studi fra Tommaso da Olera», che ha sede nel paese, ha portato avanti la causa. Centro studi che ha promosso la pubblicazione integrale degli scritti di Fra' Tommaso in quattro volumi, di cui due già pubblicati «Selva di contemplazione» e «Scala di perfezione».

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