Elliott Murphy sul Sentierone:
«Racconto la vita con il rock»

Elliott Murphy con la band, dal vivo sul Sentierone, domenica sera 1° settembre (inizio 20,30; ingresso libero) per l'ultimo appuntamento di «Andar per musica». L'angelo biondo di Coney Island è un rocker raffinato, «fratello» di Springsteen.

Elliott Murphy con la band, dal vivo sul Sentierone, domenica sera 1° settembre (inizio 20,30; ingresso libero) per la festa di BergamoNews, ultimo appuntamento di «Andar per musica». L'angelo biondo di Coney Island è un rocker raffinato, «fratello» di Springsteen. Una carriera la sua cominciata tanti anni fa per le strade d'Europa e dentro un film di Fellini.

Poi tante canzoni, tra speranza e disperazione, ad alimentare una discografia monumentale, da magnifico perdente. «Credo che un mix di speranza e disperazione definisca al meglio l'indole di un romantico, e i giornalisti mi hanno chiamato per anni l'ultimo dei romantici del rock'n'roll - spiega Murphy -. Racconto la vita vera, più che altro la mia. Quando ero giovane scrivevo canzoni di speranza e sogni, mentre ora tendo a parlare delle esperienze, dell'accettazione e della perdita, con ironia e un folle, giustificato ottimismo».

Lei ha segnato la storia della musica americana con qualche disco importante, e qualcuno l'ha definito beautiful loser, forse perché quei dischi meritavano di più dal punto di vista commerciale. Davvero si sente così?
«Naturalmente mi sarebbe piaciuto vendere milioni di dischi e suonare negli stadi e nelle arene di tutto il mondo; ascoltare la gente che canta le mie canzoni quando va al al lavoro il giorno dopo, ma ognuno ha il proprio destino. Il mio è quello di essere un musicista rock americano, espatriato, che vive a Parigi e continua a credere che sia stato messo su questa terra per essere semplicemente Elliott Murphy».

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