Isolafolk spegne 23 candeline
Concerti a Calusco e Suisio

Apre la 23ª edizione di Isolafolk. La rassegna quest'anno vede la partecipazione del Comune di Calusco d'Adda, in contrada Capora, con il concerto degli esplosivi Folkamiseria e si prosegue con il week end di Suisio (7 e 8 settembre).

Apre la 23ª edizione di Isolafolk. La rassegna quest'anno vede la partecipazione del Comune di Calusco d'Adda, in contrada Capora, con il concerto degli esplosivi Folkamiseria e si prosegue con il week end di Suisio ( 7 e 8 settembre), dove, con la presenza di tre palchi nel centro storico della contrada Castelletto, il festival è tornato alle sue origini.

Facendo di necessità virtù, quest'anno Isolafolk sarà un festival praticamente a km 0, con una forte presenza di musicisti bergamaschi e lombardi, e qualche amico che nonostante la lontananza non ha voluto mancare all'appuntamento.

Non mancheranno naturalmente l'esposizione di liuteria in cui i maestri liutai mostreranno strumenti musicali prodotti a mano, né gli spazi ristoro per le necessità più materiali. Sui palchi e nei cortili di Suisio si svolgeranno 22 concerti, 3 stage di danze popolari e 2 laboratori musicali: Aria di Danze proporrà uno stage di balli tradizionali scelti dall'ampio repertorio europeo, i Suonabanda, da Modena, le danze popolari dell'Appennino Emiliano, mentre i francesi Gabal proporranno uno stage ed un concerto dedicati alle danze bretoni.

Sabato e Domenica per le vie del Castelletto si muoveranno due bande di cornamuse: la Orobian Pipe Band e l'Ensemble Musette. Per il terzo anno, visto il grande interesse suscitato, si terranno lo stage di approccio alle percussioni del Sud Italia, a cura di Davide Orlando e l'incontro di canto popolare bergamasco aperto a tutti, con il coro Pane e Guerra, seguito da una rassegna dedicata al canto popolare, con i Giorni Cantati dalla pianura cremonese ed i Vincanto dalla Toscana.

La domenica mattina, per il consueto aperitivo musicale nella chiesa di S. Lorenzo, si esibiranno Aronne Dell'Oro e Alberto Pirovano, con un repertorio di canti mediterranei interpretati secondo i canoni del fingerpicking inglese delgi anni '70. Non mancheranno i momenti dedicati alle danze popolari, con Yatriah, Tabar Ensemble, SVF, Abacà, Capezzuoli e Compagnia, Ruota Libera, gli svizzero-bergamaschi Transalpino, il Trio Dametti Guglielmetti Beisso dalle 4 province; né le musiche dal mondo ( che quest'anno saranno made in Bergamo) con il cajun-zydeco dei Bosco Stompers, la musica celtica degli Hard Weather ed il rembetiko dei Rembetes del Mondo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA