Il docu-film su Fra Tommaso
apre il nuovo Cineteatro del Borgo

Sarà la prima proiezione assoluta del film documentario su Fra Tommaso da Olera a inaugurare il nuovo Cineteatro del Borgo il prossimo 18 settembre alle ore 21. Alla prima sarà presente anche il Vescovo di Bergamo Monsignor Francesco Beschi.

Sarà la prima proiezione assoluta del film documentario su Fra Tommaso da Olera a inaugurare il nuovo Cineteatro del Borgo il prossimo 18 settembre alle ore 21. Alla prima sarà presente anche il Vescovo di Bergamo Monsignor Francesco Beschi, che benedirà la sala e parlerà del Beato Tommaso.

La sala ha in totale 340 posti a sedere. Il Cineteatro del Borgo è in via Borgo Palazzo, al numero 51, presso la Galleria Piazza Sant'Anna a Bergamo (tel. 035 270760).

 «È un documentario biografico – spiega il regista Omar Pesenti – ma soprattutto una sfida: costruire un immaginario visivo capace di restituire in maniera vivida e potente la vita di un frate che ha caratterizzato il proprio tempo (Tommaso è nato nel 1563 e morto nel 1631). Lo sforzo maggiore non è stato determinato tanto dall'assenza di materiale di repertorio, quanto dalla volontà di allestire una messa in scena in grado di creare un legame partecipativo tra Tommaso e lo spettatore. Per questo motivo abbiamo inserito all'interno della narrazione alcune ricostruzioni cinematografiche dei momenti più significativi della sua esistenza».

Un bravissimo attore bergamasco, Tiziano Ferrari, interpreta Fra Tommaso. «Sono sequenze – racconta Pesenti - che testimoniano l'intera parabola umana di Tommaso. Viene raffigurato durante le adolescenziali giornate passate al pascolo, quando conduceva il proprio gregge attraverso le strette vie del borgo medievale di Olera; tuttavia lo sforzo immaginativo non si limita a questo, scene in costume tratteggiano le tappe più significative del suo percorso: l'apprendimento della scrittura in tarda età, i faticosi viaggi da Verona a Rovereto e la lunga permanenza a Innsbruck presso la corte degli Asburgo. Dal racconto biografico non sono stati omessi gli episodi più controversi, determinati dalla naturale predisposizione di Tommaso verso il misticismo: lo vedremo infatti affrontare una lotta disperata contro i demoni che quotidianamente lo tormentavano».

Il linguaggio cinematografico si alterna alle più classiche interviste. Sette le persone ascoltate: tra queste monsignor Loris Capovilla, segretario particolare di Papa Giovanni XXIII, ma anche Alessandra Bartolomei Romagnoli, Fulvio De Giorgi, monsignor Bruno Forte, Massimo Marcocchi, Marco Roncalli, Alberto Sana. A legare il tutto un narratore che ben conosce la figura di Tommaso: padre Rodolfo Saltarin, vicepostulatore della causa di beatificazione di Tommaso da Bergamo, anch'egli cappuccino.

«Gli occhi più attenti riconosceranno una scelta stilistica contemporanea al mistico del sacro Cuore – spiega il regista –. Le inquadrature si rifanno allo stile visivo di Caravaggio. Una dimensione fotografica che non manca di offrire alcune significative citazioni, come nel caso della ricostruzione compositiva del noto quadro “San Francesco in meditazione” in cui Tommaso viene immortalato nella medesima posa del “Poverello d'Assisi”». Come il regista, anche il direttore della fotografia è bergamasco: Marco Lamera, responsabile della particolare luce del film. Da segnalare anche la post produzione a cura di Luca Salmaso (di Officina della Comunicazione): i quadri seicenteschi hanno preso vita grazie a un particolare effetto che ha immerso una cinepresa virtuale tra le scene dipinte secoli prima.

Dal punto di vista musicale, Daniele Zandara, bresciano, ha composto una colonna sonora che, seppur utilizzi esclusivamente strumenti musicali appartenenti all'epoca, sceglie temi contemporanei e assolutamente tipici del cinema. Ancora non si parla di una programmazione definita. Presto saranno stabilite le prime proiezioni nei cinema della città e della provincia, ma sembra ci siano reti nazionali italiane ed estere interessate alla messa in onda. Il regista Omar Pesenti ha partecipato con i suoi cortometraggi a diversi festival italiani e stranieri (soprattutto statunitensi).

Ha realizzato un documentario sul fumetto (nel 2008) e da alcuni anni collabora con Officina della Comunicazione per la realizzazione di spot e corporate. Il documentario è stato prodotto dall'Associazione Officina Cultura e Territorio in collaborazione con il Centro Studi Tommaso Acerbis e Officina della Comunicazione e fa parte di una progettazione più ampia di Doriano Bendotti, Marco Roncalli, padre Rodolfo Saltarin.

Ad Alzano Lombardo inoltre, giovedì sera, in municipio (ore 20.30), sarà conferita la cittadinanza onoraria a Padre Rodolfo Saltarin, il vice postulatore della causa di canonizzazione di Fra Tommaso da Olera. Padre Rodolfo è un cappuccino come Fra Tommaso, è veneto e risiede al convento di VillaFranca. Originario di Villadose (RO), frate cappuccino dal '60, sacerdote dal '68, giornalista dal '74, laureato in sociologia nel '81 e diplomato postulatore nel '99.

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