Festival organistico, su il sipario
Improvvisazione protagonista

Grande apertura in Cattedrale - venerdì 27 settembre - con il titolare di Notre-Dame Philippe Lefebvre. Una serata rinascimentale. Doppio omaggio a Mayr e Padre Davide da Bergamo.

Eguale incontestabile qualità e, se possibile, sempre più sorprendente. Il XXI Festival organistico internazionale «Città di Bergamo» approfondisce la sua vocazione internazionale.

Quest'anno la grande apertura del 27 settembre in Cattedrale con il maestro dei maestri dell'improvvisazione Philippe Lefebvre è in sinergia col Festival pianistico di Bergamo e Brescia. Lo stesso maestro Lefebvre, spiega il direttore artistico Fabio Galessi, è uomo simbolo di una serie di sinergie. Il suo invito a Bergamo è segno della collaborazione con la Cattedrale di Notre-Dame de Paris, nell'850° anniversario della sua fondazione.

«Oltre a garantirci la presenza del suo manager musicale, Philippe Lefebvre, ha voluto firmare il nostro evento a distanza apponendo il suo logo ufficiale». Titolare di Notre-Dame de Paris dal 1985, insieme ad Olivier Latry, già ospite del Festival, Lefebre propone un programma tutto dedicato al '900 francese, dalla II Sinfonia di Vierne a Cochereau, da Dupré, a Duruflé, per finire con una sua improvvisazione su tema dato (scelti dal pubblico tra famosi concerti per piano e orchestra).

Le sinergie, pratiche, artistiche e culturali del Festival dell'associazione Vecchia Bergamo proseguono anche negli altri appuntamenti, in programma nei quattro venerdì di ottobre.

Segue la serata «antica» col grande specialista australiano Brett Leighton (4 ottobre) con musiche italiane rinascimentali, sull'organo seicentesco della chiesa della Beata Vergine del Giglio, con il cornetto di Hans-Jakob Bollinger. La tradizione sinfonico-improvvisativa francese ritorna prepotentemente alla ribalta con il giovane pluripremiato Baptiste-Florian Marle-Ouvrard. «Per la terza volta consecutiva ci imbattiamo in un portento proveniente dal Conservatoire supérieur national de musique di Parigi – precisa Galessi –, non a caso considerato uno dei centri d'eccellenza per l'organo, e per l'improvvisazione in particolare».

Il giovane maestro di Colombes sul Balbiani delle Grazie (11 ottobre) proporrà in particolare un confronto Verdi-Wagner in chiave di esclusive improvvisazioni. Una primizia assoluta, un'occasione senza precedenti. Lo specialista Marco Ruggeri (18 ottobre) sul maestoso Serassi di Pignolo sarà invece protagonista di un doppio omaggio Mayr, Padre Davide da Bergamo: legati l'un con l'altro – Felice Moretti, alias Padre Davide fu allievo del bavarese, entrambi furono diversamente protagonisti della magnifica fioritura ottocentesca della grande organaria serassiana.

Infine con Franz Josef Stoiber, il 25 ottobre in Santa Maria maggiore, il Festival ospiterà un altro dei grandi improvvisatori dei nostri tempi, fulcro dell'attività musicale della Cattedrale di Ratisbona, fra i più importanti centri cattolici tedeschi. «Un programma di grande difficoltà esecutiva, con due ampi affreschi d'improvvisazione – dettaglia Galessi – nei meandri della scuola germanica tardo ottocentesca, con opere ed autori in prima assoluta per Bergamo come Gustav Adolf Merkel e Joseph Renner», fantasie di Max Reger ma anche una pagina di Marco Enrico Bossi, nel 1915 entusiasta collaudatore del grande organo Vegezzi Bossi della Basilica. Le serate sono a ingresso libero e tutti i libretti, come da anni, sono nella doppia versione italiano - inglese.

Bernardino Zappa

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