Il furioso all'isola di San Domingo
C'è Donizetti al teatro Donizetti

Manca da Bergamo dal 1998 (risale di fatto a quell'anno l'unica sua rappresentazione bergamasca): è «Il furioso all'isola di San Domingo» di Gaetano Donizetti, secondo titolo donizettiano del Bergamo Musica Festival edizione 2013.

Manca da Bergamo dal 1998 (risale di fatto a quell'anno l'unica sua rappresentazione bergamasca): è «Il furioso all'isola di San Domingo» di Gaetano Donizetti, secondo titolo donizettiano del Bergamo Musica Festival edizione 2013, presentato in un nuovo allestimento e in una nuova coproduzione firmata da Fondazione Donizetti di Bergamo, Teatro dell'Opera Giocosa di Savona, Fondazione Teatro Comunale di Modena, Teatro Sociale di Rovigo, Fondazione Teatri di Piacenza, Fondazione Teatro Alighieri di Ravenna.

BERGAMO MUSICA FESTIVAL
Teatro Donizetti
Venerdì 11 ottobre, ore 20.30
Domenica 13 ottobre, ore 15.30

Il furioso all'isola di San Domingo
Melodramma in due atti di Iacopo Ferretti
Musica di Gaetano Donizetti
Revisione sull'autografo a cura di Maria Chiara Bertieri
Fondazione Donizetti

Per l'occasione, come per Maria de Rudenz, da poco rappresentata sulle tavole del maggior teatro cittadino, la Fondazione Donizetti ha realizzato, a cura di Maria Chiara Bertieri, anche l'edizione della partitura. E questo secondo la tradizione del Festival bergamasco, che vuole sempre la stretta collaborazione tra il centro di ricerca e il Teatro Donizetti.

Regista dell'opera, che sarà in trasferta in tutte le piazze coproduttrici, è Francesco Esposito, di cui Bergamo ricorda i due spettacoli Lucia di Lammermoor e Anna Bolena, inseriti nel cartellone della prima edizione del Bergamo Musica Festival 2006, portati in tournée in Giappone nel gennaio 2007 ed accolti con straordinario successo dal pubblico dei maggiori teatri nipponici.

Originale anche l'allestimento scenografico, firmato, a partire da un progetto inedito di Emanuele Luzzati, da Michele Olcese, che ne scrive: «Molti anni fa il Teatro dell'Opera Giocosa di Savona […] chiese al Maestro Luzzati (di cui non avevo ancora avuto l'onore di divenire assistente) di tratteggiare un'ipotesi per la scenografia di un nuovo allestimento de “Il Furioso”. Era infatti nell'aria una trasferta internazionale dell'ente savonese proprio presso il Teatro di Santo Domingo nella Repubblica Dominicana. Una serie di eventi avversi fece poi sì che l'ipotesi sfumò e fu così che il bozzetto realizzato da Luzzati finì in una scatola chiusa in soffitta, destinato ad essere quasi dimenticato. In anni molto più recenti e dopo la scomparsa del Maestro, venni un giorno chiamato ed incaricato dal Teatro savonese di verificare la consistenza e la realizzabilità dell'allestimento sulla base del bozzetto ‘ritrovato'. Al sottoscritto quindi l'onere e l'onore di trasformare il semplice bozzetto del Maestro in una scenografia reale, oggetto della coproduzione attuale».

I costumi sono invece di Santuzza Calì: «I costumi? Ci penso poco perché appena comincio a pensarci già vedo uscire da quello scenario di piante e foglie giganti i personaggi che piano piano si animano, si definiscono, cominciano a cantare … butto addosso a loro stoffe che diventano costumi, vestiti, pezzi di vestito, contadini con tanti colori, marinai con pochi colori, senza tempo, signori di ieri, signori di oggi, di qui vicino, di là lontano …». Accade così che, grazie a questo Furioso, si venga a ricreare il sodalizio artistico che, per tanti anni, legò la costumista a Luzzati stesso, come Santuzza Calì ancora scrive: «Ancora una volta lavoro con Lele e per Lele: lui dal mare ligure io dal mare siciliano. Dal mare si arriva, dal mare si parte …».


Alla guida delle compagini del Bergamo Musica Festival, applauditissime in occasione dei primi due titoli 2013, Il trovatore e la citata Maria de Rudenz, Giovanni Di Stefano, anche direttore artistico del Teatro dell'Opera Giocosa di Savona.

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