La 31esima edizione di Bergamo jazz festival, la prima firmata dal nuovo direttore artistico Paolo Fresu, si annuncia con uno spostamento di date, dal 23 al 26 aprile, e all’insegna di un cartellone aperto, musicalmente incline alla contaminazione dei linguaggi.
Si comincia il 23 con Gaslini alla casa di riposo di Via Gleno, e nel tardo pomeriggio sarà la volta di Tino Tracanna in quartetto nella ex-Chiesa della Maddalena. A sera Gianluigi Trovesi e la Filarmonica Mousiké presentano dal vivo al «Donizetti» «Profumo di Violetta», l’incontro tra il jazz e l’opera. Nella stessa sera sul palco del massimo teatro cittadino sale il pianista cubano Gonzalo Rubalcaba in trio. Dalle 24 in poi al Polaresco va in scena ogni sera il trio di Sandro Gibellini, a cui si potranno aggiungere ospiti a sorpresa.
Il giorno dopo alle 18 il trombettista Luca d’Aquino in duo con Raffaele Castrano suonano all’Auditorium, mentre a sera al Donizetti vanno in scena il quartetto di D’Andrea e Manu Katchè Playground.
Il 25 aprile è il giorno più lungo del festival. Cominciano i bergamaschi Guido Bombardieri e Stefano Bertoli col trio Boheme alla «Maddalena» alle 16, poi D’Andrea va in scena all’Auditorium alle 18, mentre alle 21 nella Basilica di Santa Maria Maggiore Jan Garbarek & Hilliard Ensemble presentano «Officium», il bellissimo progetto che combina improvvisazione e canti liturgici. Sempre in serata, alle 23.30 all’Auditorium alla voce giovani proposte europee rispondono Airelle Besson & Sylvain Rifflet. Finale di nottata al Polaresco.
Il 26 aprile gran finale al Donizetti con il prezioso duo di artisti portoghesi assortito dalla cantante Maria Joao e dal pianista Mario Laginha, e con il gruppo di Nils Petter Molvaer, trombettista norvegese. Prima di loro un’altra lunga kermesse jazzistica che comincia al mattino con un ribaltamento di fronte e Gaslini che intervista tre giornalisti, in una sala del Donizetti, Nils Petter Molvaer in solo alla Maddalena alle 12, il valente percussionista elvetico Pierre Favre alle 16 in solo alla galleria d’Arte Moderna a dialogare con alcune sculture. Alle 18, alla «Maddalena» è possibile ascoltare il trombettista libanese Ibrahim Maalouf.
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