Al «Summer Sound Festival»
gran finale con il reagge di Morgan

Il Lazzaretto ha chiuso sabato sera i cancelli del Summer Sound Festival con l’annuncio dei Mercuryo Cromo, quale giovane band vincitrice dell’edizione 2009 di Nuovi Suoni Live, e l’esibizione di «The King of the Ska», Derrick Morgan, in completo blu, occhiali scuri, cappello e bastoni neri.

Giamaicano quasi settantenne – che ha insegnato a suonare la chitarra a Bob Marley – con Rudy don’t fear, considerata la prima canzone rocksteady, Derrick Morgan ha innovato la musica reggae, regalandole le sonorità di tastiera e batteria.

Il viaggio nelle radici del roots reggae è stato l’epilogo di una quattro giorni iniziata sabato 4 luglio con l’esibizione del progressive rock dei Jethro Tull e il flauto magico di Ian Anderson, per proseguire con il ritmo dell’America on the road di Langhorne Slim, passando per l’elettronica dei Motel Connection, il rock graffiante di Afterhours e l’invettiva sociale salmodica di Giorgio Canali & Rossofuoco, esibitisi venerdì sera.

Nonostante alcuni disagi dettati dal maltempo al festival, tarato per un pubblico giovanile, si sono registrate circa 9.500 presenze, appassionati venuti ad ascoltare gruppi noti, ma anche emergenti. Nel Summer, promosso ed organizzato da Comune di Bergamo e Zeroeventi, si innesca difatti il concorso Nuovi Suoni Live, iniziato lo scorso marzo, riservato a solisti e giovani band bergamasche, promosso da Ufficio giovani del Comune di Bergamo in collaborazione con associazione Business a low cost company, associazione Onde Quadre e Agorà del Polaresco.

«Nuovi Suoni Live è parte integrante del festival. Lo scopo è premiare la musica dal vivo di giovani band, per permettere loro di esibirsi su un palco, contro la mera logica del concorso. A dispetto delle edizioni passate, quest’anno i quattro gruppi finalisti sono stati inseriti a tutti gli effetti nel cartellone, quale offerta musicale sin dal tardo pomeriggio, a supporto dei concerti principali», spiega Paolo Corrà dell’Ufficio giovani del Comune di Bergamo.

È stato premiato con la possibilità di registrare un master, il rock energico dei Mercuryo Cromo, ovvero Stefano Gipponi alla chitarra e voce, Enrico Brugali alla batteria e Matteo Lodetti al basso. A seguire nella classifica di Nuovi Suoni Live, Sakee Sed, Piccola Orchestra Karasciò, The Blot.

Tra le serate della rassegna, davvero particolare quella di venerdì, che ha visto sul palco piacevoli scoperte musicali. Prima di Giorgio Canali, canzoniere emiliano, sarcastico e velenoso, si sono alternate tre giovani band. Il ritmo rock’n’roll dei padovani Jennifer Gentle e i Sakee Sed. Duo orobico formato da Marco Ghezzi, piano, chitarra e voce, e Gianluca Perucchini, batteria e banjo, si è presentato in insolite vesti per Nuovi Suoni Live: da duo a «Family».

Ad accompagnarli sul palco, per sonorità semplici, melodie sbilenche tra rock e saloon, una «cricca» di amici-musicisti che si scambiavano gli strumenti: oltre a Marco e Gianluca, Thomas Maffi, chitarra e batteria, Nicolas Restivo, tastiere e chitarra, Roberta Samarelli, bassista dei Verdena.

«La mia etica è non dire no ad amici musicisti che mi chiedono di suonare insieme», ha dichiarato la bassista, che nei Sakee Sed presenzierà come una meteora, «finché non uscirà il disco nuovo dei Verdena. Siamo in sala registrazione da nove mesi e ci resteremo ancora un po’».

Il trio bergamasco, noto allo scenario rock italiano, era al completo. Anche i fratelli Alberto e Luca Ferrari si sono presentati sul palco, ma all’interno di un’altra band: 83705CH1, ovvero il codice cifrato per il gruppo Betoschi. Uscita allo scoperto, la formazione Algervo Berrani, alias Alberto Ferrari, chitarra e voce, Fenuk, alias Luca Ferrari, sintetizzatore, Paolo Serra, batteria, Corrado Martino al basso, B. Yupa per basso, voce e chitarra, merita e riscuote il favore del pubblico.

Si sono esibiti in un rock ritmato, che dà spazio agli strumenti, a suoni sintetizzati, sporchi. La loro musica vira dal rock al noise al punk, passando per sottili suoni sintetizzati e di maracas. Per i fratelli Ferrari non si può definire un progetto parallelo, ma un esibirsi con amici: «Da tempo dovevamo suonare con questa gente, amici da vent’anni. È un progetto temporaneo, di cui non si sa la durata. Ora va così», mentre in parallelo la registrazione del nuovo album. Nessun pronostico sull’uscita, perché la creatività non ha date.

Se venerdì si è ascoltata la rabbia di Giorgio Canali, dai testi poetici di denuncia sociale contro la mediocrità e il populismo, amplificata dalle accese sonorità dei Rossofuoco, ovvero Claude Saut, basso, Marco Greco, chitarra, Luca Martelli, batteria, sabato è stata la volta del ritmo reggae-ska, aperto dal sound system dancehall di Bergamoreggae crew, proseguito con Kino Ferri, ex Arpioni, & S.O.S band, ovvero Selezione Orobica Ska: Kino, Franco Scarpellini, ex Arpioni alla chitarra, Riccardo Capelli, sax baritono degli Orobians, Andrea Andreoli, voce e trombone degli Askers, Stefano Bosio, tromba di Askers e Orobians, Stefano Bunny, batterista Orobians, Francesco Lounge Esposito, tastierista Arpioni, e Walter Bonanno al contrabbasso, si sono riuniti appositamente per rendere tributo a Derrick Morgan.

Tra i fondatori del reggae ska ha lasciato il segno. Accompagnato dai genovesi Skankin’ Time Band, ha riproposto pezzi che hanno il sapore della storia del reggae, da Reggae train a Miss Lulu a Blazing Fire, passando per Rudy don’t fear per chiudere con Moon hop.

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