Moio de' Calvi: spiritualità
dal Tibet ed energia tzigana

Spettacolo, musica e spiritualità a Moio de' Calvi. Nel paesino di poche anime adagiato sulle Orobie dell'alta Val Brembana, quiete e silenzio si mescoleranno al mistero e fascino di canti, danze e preghiere propiziatorie dei monaci tibetani, per essere poi sedotti e invasi dalla musica tzigana dei Kalman Balogh & Gypsy Cimbalon band.

Per due venerdì consecutivi, il 14 e il 21 agosto, in piazza IV Novembre (in caso di maltempo in chiesa parrocchiale) si ascolteranno sonorità diverse da quelle del vento, si vedranno colori nuovi oltre le verdeggianti montagne. Con copricapo vivaci e sontuosi vestiti arancio, i monaci tibetani del monastero di Sera Je, ricostruito a Karnataka nel sud dell'India, dopo l'invasione cinese del Tibet nel 1959, saranno a Moio de' Calvi domani per una delle tappe della tournée europea.

Attorno alle 21 si potrà assistere al suggestivo spettacolo dal fascino e dimensione spirituale di una cultura millenaria, che rischia di perdersi strozzata dalle morse politiche del Dragone. In programma un cerimoniale antico: tamburi, campane, cembali, chitarre e trombe telescopiche accompagneranno danze, musiche della tradizione buddhista tibetana, canti, dove la voce modula sonorità gutturali e recita mantra rituali.

Lo spettacolo verrà anticipato da preghiere tantriche di benedizione, invocando le energie positive dell'universo per ricreare un ambiente favorevole ai danzatori e al pubblico. Venerdì 21, sempre alle ore 21, l'atmosfera montana si arricchirà del fascino incalzante del cimbalon ungherese e della musica tradizionale tzigana dei Kalman Balogh & Gypsy Cimbalon band. Nato in Ungheria, Kalman Balogh è considerato a livello internazionale tra i virtuosi del cimbalon, uno strumento di origini persiane e tipico della cultura gitana che iniziò a suonare all'età di 11 anni, seguendo le orme dello zio Elemér Balogh.

Per versatilità e abilità, Kalman Balogh ha collaborato con diversi gruppi folk ungheresi e band straniere. Nel 1985 ha vinto il premio «The Master of the Popular Arts», tra i massimi riconoscimenti del suo Paese, e nel 1987 gli è stato assegnato il secondo premio alla «Racz Aladar» cimbalon competition.

Negli ultimi anni Kalman ha suonato con la «Budapest Ragtime Orchestra», «Szakcsi Lakatos Béla Jazz-Band», l'orchestra sinfonica «Festival Orchestra» e la «100 Member Gypsy Orchestra» a Budapest. Di recente ha dato vita alla sua band, Kalman Balogh & Gypsy Cimbalon Band. Con la formazione composta da lui al cimbalon e voce, da Peter Bede al sassofono, Gyorgy Mihaly alla chitarra, Shaba Novak al contrabbasso e Ferenc Latò al violino, riproporrà brani tradizionali del repertorio gitano: ritmi e melodie

© RIPRODUZIONE RISERVATA