Stasera a Treviglio canzoni
vecchie condite con l'ironia

Per chi ama le canzoni d'antan, degli anni Trenta e Quaranta, l'appuntamento di sabato 26 settembre al PalaFacchetti di Treviglio con le Sorelle Marinetti è praticamente impedibile. L'ineffabile trio presenta lo spettacolo «Non ce ne importa niente» (inizio ore 21; ingresso libero). Nome futurista e non a caso, le «sorelle» rileggono da par loro il repertorio italiano che risale all'Orchestra di Cinico Angelici e alle voci gentili del famoso Trio Lescano.

Si ritorna al tempo dell'Eiar, la radio del ventennio fascista, e si risale la china sino alla stagione dei «telefoni bianchi». Lo spettacolo coniuga rigore filologico e ironia, diluiti in un gioco garbato e ammiccante. Le Sorelle Marinetti a oggi hanno licenziato un solo disco irresistibilmente demodé, che titola come lo spettacolo che presentano stasera. Nicola Olivieri nella finzione scenica è sorella Turbina, la più anziana, Andrea Allione sorella Mercuria, la sognatrice, Marco Lugli è sorella Scintilla, la più birichina. Tutte le canzoni sono armonizzate in falsetto da Christian Schmitz, il direttore e l'arrangiatore dell'Orchestra Maniscalchi, la stessa che accompagna dal vivo il trio vocale «en travesti».

L'orchestra, giusto qualche mese fa ha pubblicato un album dal titolo onomatopeico futurista: «Blem blem fiu fiu dum dum!». Anche questo lavoro è stato registrato al Cavo Studio di Azzano San Paolo. Lo spettacolo delle Marinetti ha un filo conduttore, con pillole di storia, accadimenti vari recitati a dovere dalle «ragazze», opportunamente agghindate, ma la regia elude brillantemente il macchiettismo.

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