«99Icone»: con la mostra-asta
raccolti 50 mila euro per il Cesvi

La prima ad essere aggiudicata è stata «Zizì», la scimmietta in gomma disegnata da Bruno Munari nel 1954 per Pirelli. Quello che è diventato il simbolo dell’utilizzo a larga scala del nuovo materiale che ha segnato un’epoca, è stata infatti la prima delle «99Icone» che giovedì sera sono state messe all’asta nello spazio Radici Casa a Orio al Serio grazie alla volontà di Anna Maria Radici.

Gli oggetti sono stati «proposti» al numeroso pubblico presente, tra cui molte personalità del mondo politico e imprenditoriale bergamasco, da un battitore d’eccezione Gerry Scotti e con la partecipazione di Ainett Stephens.

Obiettivo di questa vendita del tutto particolare, raccogliere fondi per Cesvi e il suo progetto a sostegno della Casa del Sorriso di Rio de Janeiro. Un progetto che attraverso le arti plastiche e figurative segue bambini e ragazzi di favela con attività di formazione, socializzazione, assistenza legale e recupero sociale.

«99Icone. Da segno a sogno» è prima di tutto una mostra, organizzata dal Centro Ricerche Enrico Baleri e curata da Enrico Baleri e Luigi Baroli, che riunisce 99 oggetti, che sono anche Icone del Made in Italy, rappresentativi di uno stile che ha reso celebre e inconfondibile in tutto il mondo il design italiano e testimoni d’eccezione della creatività, della ricerca e dell’innovazione della genialità italica applicata soprattutto alla moda e al design.

Una selezione di abiti, accessori, arredi, lampade, gioielli e altro ancora che nel loro insieme restituiscono l'immagine di un mito italiano che resiste ancora oggi. «Finora con questa iniziativa - ha spiegato Giangi Milesi, presidente del Cesvi - sono stati raccolti 50 mila euro. Il tutto grazie a questi oggetti che hanno espresso così, oltre alla loro utilità pratica, anche una più importante utilità sociale. Queste 99 Icone si sono trasformate in opere di bene al di là dell’oceano, in Brasile, per i bambini di una delle favelas più povere del mondo».

La maggior parte delle Icone sono state donate a Cesvi dalle imprese produttrici con l’obiettivo di educare e sensibilizzare il pubblico rispetto al «valore culturale aggiunto» del design italiano che così diventa «valore sociale aggiunto» per il vero target, l’umanità intera.

L’asta di giovedì sera è stata preceduta da un’asta silente che continuerà fino al 26 ottobre. Chi volesse parteciparvi può farlo rivolgendosi direttamente allo spazio Radici a Orio e fare la propria offerta per le ultime icone rimaste.
 Tiziana Sallese

© RIPRODUZIONE RISERVATA