Alberto King Carrara, 25 anni fa
il successo con «Shine on dance»

Ricordate «Shine on dance»? Venticinque anni fa quel motivo musicale firmato dal bergamasco Alberto King Carrara faceva ammattire folle di giovani. Una dance a tutto volume che nel 1984 spopolava ovunque nelle piazze e nelle discoteche. Con «Shine on dance» Carrara stravinse il Festivalbar, facendo dimenticare il tormentone «People from Ibiza» di Sandy Marton. Su internet o meglio su Facebook ora è spuntato un fans club di Alberto Carrara, peraltro a sua insaputa, e con moltissimi messaggi soprattutto dalla Francia. E su Yahoo girano sondaggi che chiedono: «Se vi piacesse il genere anni 80 cosa mettereste nel lettore mp3?». Carrara è nei primi dieci dischi. Il vinile di «Shine on dance» è un pezzo da collezione conteso all’asta di Ebay.

Per non parlare dei blog e dei forum dove il nome di Carrara spunta in mezzo a quello di altri big. Oppure di YouTube per scaricare «Shine on dance» o vedere le interviste a King Cararra. King Carrara è rimasto lo stesso folletto di sempre: qualche capello in meno ma una carica dirompente. Si mette alla consolle e non lo stacchi più. La musica è il suo lavoro. A casa ha un Hammond. «E’ un pezzo da museo – dice -, l’ho acquistato ad un’asta in America. Era di Jimmy Smith, un mito». Musicista autodidatta, ha iniziato nel 1975 alla discoteca Tantalo di Bergamo, poi è entrato nel gruppo fondatore di Radio Rtl che aveva una sede in Città Alta. Notato da Benvenuto Maffioletti è passato al Bobadilla: a 16 anni era già un dj affermato e conosciuto. Il primo 45 giri, Disco King del 1983, ed è stato un exploit. Entra nelle hit parade di tutta Europa, l’anno dopo arriva “Shine on dance”: vince il Festivalbar, fa serate in tutta Europa, partecipa ancora a quattro Festivalbar, vende oltre 3 milioni di dischi, si aggiudica dischi d’oro in tutta Europa. Venticinque anni dopo Carrara è ancora alla consolle: “Ma non vivo di ricordi – dice - la musica è la mia vita. Non potrei fare altro”.

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Eco di Bergamo «Shine on dance»