Al cinema il film sulla Carrara riscoperta
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Il 9 e 10 dicembre uscirà nei cinema il film di Davide Ferrario «L’Accademia Carrara. Il Museo Riscoperto».

«La Carrara è la perfetta metafora del carattere locale»: questa l’idea, non scontata, che ha guidato lo sguardo del regista Davide Ferrario, cresciuto a Bergamo anche se da anni risiede a Torino, tra i corridoi e le sale ancora in divenire dell’Accademia Carrara, per realizzare questo film.

«È la storia della rinascita dell’Accademia Carrara ma è anche, in un certo senso, la metafora di una città che solo di recente ha preso coscienza delle sue qualità e dell’opportunità di aprirsi ai visitatori italiani e stranieri» aveva sottolineato il sindaco di Bergamo Giorgio Gori alla presentazione alla stampa.

Presenze silenziose e «invisibili», Ferrario e la sua troupe hanno seguito nei mesi scorsi le opere d’arte dal caveau alla Pinacoteca, gli spazi del nuovo museo nel loro prendere forma e identità, ma anche le persone all’opera per il riallestimento. Le riprese sono continuate fino a giugno.

«Vorrei raccontare storie che accadono dentro e intorno alla Carrara – aveva detto Ferrario – come quella dell’ex custode Cesare Marchetti che ha addirittura abitato per decenni nell’edificio della Pinacoteca e che, ereditato il “mestiere” dal suocero, ora si fa aiutare dalla figlia».

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