Al Creberg Teatro un ricco programma
A novembre arriva anche Marco Goldin

Un calendario ricco di musica, comicità, ma anche arte e cultura. In arrivo anche Marco Goldin.

La stagione teatrale 2018/2019 del Creberg Teatro Bergamo manterrà la struttura già consolidata negli ultimi anni con un’articolazione in diversi cartelloni, dalla Prosa al Cabaret ai Concerti, agli spettacoli per i più Piccoli, a quelli di Magia, dai Musical alla Commedia Brillante, dalla Danza Moderna al Reading Contemporaneo.

Tra Rocco Papaleo ad Angela Finocchiaro, dai musical Greese a quello su Geronimo Stealton, da segnalare il 29 novembre Marco Goldin ne «La grande storia dell’impressionismo». Goldin, riconosciuto all’unanime come il maggior esperto di impressionismo in Italia, dal 2005 mette in scena con successo, sui palcoscenici dei più prestigiosi teatri italiani, racconti/spettacolo realizzati per introdurre, in modo fortemente legato all’emozione, le sue grandi mostre, sempre ai vertici delle classifiche tra quelle più frequentate in Italia e nel mondo, con oltre undici milioni di visitatori negli ultimi vent’anni.

Per la prima volta, con questo spettacolo dedicato a La grande storia dell’impressionismo, ha creato un racconto autonomo, pensato in modo specifico per il palcoscenico e dunque svincolato dal riferimento a una mostra. Cento minuti di spettacolo, suddivisi in cinque scene, per l’appassionante racconto del movimento pittorico che più di ogni altro ha trasmesso al pubblico di tutto il mondo il suo fascino colorato.

Ma non solo: l’11 gennaio 2019 torna anche Vittorio Sgarbi con «Leonardo Da Vinci». Le magistrali performance di Vittorio Sgarbi hanno fin qui dimostrato come, artisti antecedenti il nostro secolo abbiano fortemente inciso il modo di percepire il quotidiano in cui siamo immersi. Dunque con il passo successivo non si poteva che alzare il tiro, e così tenteremo di svelare un enigma su cui l’umanità si è da sempre interrogata, ecco quindi il terzo percorso approdare a Leonardo di Ser Pietro Da Vinci (1452/1519), di cui proprio nel 2019 ricorreranno le celebrazioni dal cinquecentenario della morte.

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