E’ dedicata ad Antonietta Raphael, una delle più importante artiste della prima metà del Novecento, la mostra organizzata alla Galleria Ceribelli di via San Tomaso 86. Dodici sculture, 30 dipinti e 12 disegni ripercorrono tutto il percorso creativo della pittrice e scultrice, scomparsa nel 1975, che fu tra le massime interpreti del movimento della «Scuola romana» che comprendeva anche suo marito, il pittore Mario Mafai, Scipione e Mazzacurati.
Figlia di un rabbino studioso del Talmud, nata in Lituania nel 1895 circa, Raphael dapprima si diplomò alla Royal Academy of Music a Londra e poi si accostò alla pittura, trasferendosi a Roma, e infine alla scultura. «È finalmente venuto il momento di riaccostarsi in modo paziente e accurato al lavoro di un’artista singolarissima, assieme visionaria e terragna, fisica e aerea, strabordante e di un perfezionismo che rasenta l’ossessione» scrive Franco Marcoaldi nel bel catalogo che accompagna l’esposizione che contiene anche testimonianze di Giulia, Miriam e Simona Mafai e pagine dal diario di Antonietta Raphael. All’inaugurazione della mostra, che resterà aperta fino al 25 ottobre, saranno presenti il poeta e scrittore Marcoaldi e le figlie dell’artista Giulia e Miriam Mafai.
(25/10/2003)
© RIPRODUZIONE RISERVATA