Bergamo Film Meeting, le anticipazioni
tra film d’autore, laboratori e musica jazz

Si terrà dal 7 al 15 marzo la 33a edizione di Bergamo Film Meeting, un festival internazionale da sempre attento alla riscoperta dei grandi classici del passato, con omaggi e retrospettive di ampio respiro, ma anche a quel cinema indipendente e d’autore, capace di riflettere sulle innumerevoli sfumature, trasformazioni e complessità del presente, senza timore di sperimentare nuove forme di linguaggio e di contenuti.

Gli oltre 120 film in 9 giorni, provenienti dal panorama cinematografico nazionale e internazionale, offriranno una molteplicità di percorsi di visione, spunti di riflessione e di lettura, occasioni di scoperta, sorprese e molto di più. Come sempre, il programma sarà articolato in diverse sezioni: un concorso internazionale di lungometraggi, opere inedite, omaggi e retrospettive, la seconda parte della sezione «Europa: femminile singolare», documentari, anteprime e cult movie, incontri con gli autori, workshop, mostre, uno spazio dedicato al cinema d’animazione e alle proiezioni di film per giovani e giovanissimi.

Molti, inoltre, saranno gli appuntamenti previsti fuori dalle sale di proiezione. All’interno del Meeting Point, una tensostruttura allestita per l’occasione in Piazza della Libertà, il pubblico potrà seguire gli incontri con gli autori, assistere alla presentazioni di libri, ma anche ascoltare della buona musica, socializzare, divertirsi e prendere una pausa tra un film e l’altro. Il Meeting Point sarà dotato di un servizio bar-ristorazione gestito dal Birrificio Indipendente Elav.

MOSTRA CONCORSO
La competizione internazionale, riservata ai nuovi autori, presenta 7 lungometraggi inediti in Italia, caratterizzati dall’originalità linguistica e narrativa con cui affrontano i temi della contemporaneità. I lungometraggi selezionati concorrono al Premio Bergamo Film Meeting assegnato ai tre migliori film della sezione sulla base delle preferenze espresse dal pubblico. Al film vincitore, inoltre, andrà il premio Bergamo Film Meeting – Banca Popolare di Bergamo, del valore di 5.000 euro, istituito come sostegno alle produzioni che investono nei giovani autori, nel cinema indipendente e di qualità.

VISTI DA VICINO
Una quindicina di film documentari - corti, medi e lunghi -, produzioni indipendenti provenienti dal panorama internazionale, dove lo sguardo curioso e attento del regista si addentra senza remore nel vivo della realtà, dimostrandosi capace di cogliere e sintetizzare il visibile e l’invisibile, di raccontare un tema, un luogo, un personaggio “da vicino”, con intensità e partecipazione.

IL POLAR. NASCITA E FORMAZIONE DI UN GENERE
Un’ampia retrospettiva sarà dedicata alle origini del polar, genere tra il poliziesco e il noir, nato negli anni ’40 sotto l’influsso del cinema americano e che in Francia trova una nuova identità, pescando nella migliore tradizione del cinema d’oltralpe. Accanto alle atmosfere torbide e notturne e agli intrighi, tipici del noir, il polar si sposa felicemente con il poliziesco e la letteratura di genere, forma attori versatili che diventano vere e proprie icone con il volto di Lino Ventura, Michèle Morgan, Jean Gabin, Jeanne Moreau o Jean-Paul Belmondo e scava nei territori psichici delle passioni, delle vendette e delle ossessioni. Abbandonata l’ambientazione metropolitana, per inoltrarsi in una provincia insofferente, non rinuncia alla rappresentazione di ambienti sociali irrequieti, e disegna ritratti umani contorti e affascinanti nella loro sfuggente ambiguità.

A scorrere sugli schermi del Festival saranno circa 20 titoli di autori che hanno fatto la storia del cinema francese, tra i quali Henri-Georges Clouzot (Quai des Orfèvres, Legittima difesa, 1947), Gilles Grangier (Le desordre de la nuit, Il vizio e la notte, 1958), Jacques Becker (Le trou, Il buco,1960), Claude Sautet (Classe tous risques, Asfalto che scotta, 1960) e Jean-Pierre Melville (Le doulos, Lo spione, 1962).

DOPO LA PROVA: SCHERMI E PALCOSCENICO
Il cinema si è sempre confrontato con il mondo del palcoscenico e in generale della messa in scena. È questo lo spunto per un percorso in 10 titoli, il cui filo conduttore non è quello del teatro filmato, ma piuttosto il meccanismo della rappresentazione come asse portante del racconto. Il teatro, lo spettacolo, il gioco attoriale sono parte fondamentale della storia e dell’intrigo. Le vicende dei film scelti per la sezione si svolgono in un confronto continuo tra la vita e il palcoscenico, tra verità e menzogna, tra «essere e non essere», e dal confronto/scontro degli ingredienti scenici nascono sorprese, colpi di scena, malintesi, rivelazioni, scambi di persona, complicazioni varie, avventure rocambolesche. Grandi autori come Hitchcock, Hawks, Bogdanovich, Bergman, Malle si sono misurati con il teatro, mettendo in gioco anche il loro ruolo di registi cinematografici e costruendo storie affascinanti, commedie, drammi, thriller. Tra i titoli in programma: Twentieth Century (Ventesimo secolo, 1934) di Howard Hawks, Stage Door (Palcoscenico, 1937) di Gregory La Cava, Stage fright (Paura in palcoscenico, 1984) di Alfred Hitchcock e Noises Off (Rumori fuori scena, 1992) di Peter Bogdanovich.

EUROPA: FEMMINILE, SINGOLARE
Il viaggio del Festival attraverso il cinema europeo è per il secondo anno declinato al femminile. La rassegna vuole mettere in luce le opere di alcune tra le registe più rappresentative del panorama europeo, che si sono affermate in questi ultimi anni sulla scena delle produzioni cinematografiche indipendenti.

PAVEL KOUTSKÝ
Lo spirito critico caratteristico dell’animazione dei Paesi dell’Est Europa è perfettamente rappresentato nei film di Pavel Koutský, autore di numerosi film, tra i quali Dilemma (1984), Curriculum Vitae (1986), At zije mys (Long Live the Mouse, 1993), Duel (1997) e Media (1999), che hanno vinto premi nei più importanti festival internazionali. Opere di grande vivacità intellettuale e umorismo amaro, dove l’individuo è soggiogato dalle forze di un sistema - che si tratti dei media, della tecnologia moderna o dell’indottrinamento ideologico - che manipola e impone l’omologazione. La vittoria del protagonista, quando c’è, è solo provvisoria, pura illusione.
Koutský è nato a Praga nel 1957 e ha studiato all’Accademia di Arti Applicate nella capitale ceca. Dopo alcune esperienze nel campo dell’animazione, a soli sedici anni ha iniziato a vincere i primi premi. Allievo di un grande maestro del cinema come Jiří Trnka, nel 1984 ha realizzato il suo primo film da professionista, Laterna musica già fortemente caratterizzato da quello che sarà tema ricorrente anche dei suoi lavori successivi: la musica come filo conduttore e come artefice del ritmo dell’animazione.
Insieme a Michaela Pavlátová, Koutský è il rappresentante di una tecnica unica, che lui stesso ha definito «total animation». Oltre alle sue ammirate commedie filosofiche – circa venti corti che lui stesso ha scritto, disegnato e animato – Koutský ha diretto produzioni per la televisione, spot pubblicitari e ha realizzato diversi lavori su commissione. Bergamo Film Meeting presenterà l’opera completa del regista.

BERGAMO FILM MEETING INAUGURA BERGAMO JAZZ
Anche durante questa edizione ci sarà spazio per l’immancabile passaggio di testimone fra Bergamo Film Meeting e Bergamo Jazz. Il doppio appuntamento del pomeriggio di domenica 15 marzo sarà infatti con la proiezione di Eva di Joseph Losey (1962) - colonna sonora composta da Michel Legrand e interpretata, fra gli altri, da Billie Holiday e Tony Middleton - e la sonorizzazione dal vivo di Die Puppe (La Bambola di Carne, 1919) di Ernst Lubitsch, ad opera del duo formato dal clarinettista Mosè Chiavoni e dal fisarmonicista Luciano Biondini.

KINO CLUB
Come ogni anno Bergamo Film Meeting rivolgerà la propria attenzione verso i più giovani, dedicando una sezione della rassegna al cinema per ragazzi. Una proposta pensata in base alle diverse fasce d’età, diversificata nei contenuti quanto nella forma: dalla raffinata animazione a marchio Folimage di Un gatto a Parigi di Alain Gagnol e Jean-Loup Felicioli (2010), al ritratto generazionale a firma Céline Sciamma di Bande de filles (2014), passando attraverso il romanzo di formazione con Side by Side di Arthur Landon (2013), oltre ai consueti cortometraggi provenienti da tutto il mondo e ai Cartoni animati in corsia dei pazienti dell’Ospedale dei bambini di Brescia. A completare il programma una serie di attività collaterali: la masterclass dello Studio Bozzetto, il laboratorio di animazione curato da Avisco, le visite guidate alla mostra e la caccia al tesoro a tema cinematografico. Un’opportunità di imparare creando e mettendosi in gioco.

Per tutte le info bergamofilmmeeting.it

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