C’è un orso che ha vinto l’Oscar
e ci racconta la dittatura cilena - Video

Agli Oscar non c’era solo l’orso di «Revenant», ma anche un racconto cileno struggente, senza parole, fatto di immagini e musica.

«Si chjiama «Historia de un oso» – in inglese « Bear Story»– ed è il cortometraggio animato (in 3D) di Gabriel Osorio Vargas che ha vinto l’Oscar 2016. La storia è una metafora della dittaura cilena di Pinochet: un papà orso portato via dalla moglie e dal figlio e costretto a esibirsi in un circo. «Dedico questo Oscar a mio nonno – ha spiegato il regista sul palco del Dolby Theatre – che ha ispirato questa storia e a tutti quelli che come lui hanno sofferto in esilio. Speriamo che non accada mai più». Con questo cartone Osorio ha voluto dare voce a tutti i cileni che durante il golpe del 1973 furono costretti ad abbandonare il proprio Paese e le proprie famiglie.

«Bear Story» ha battuto «Prologue» di Richard Williams, «Sanjay’s Super Team» di Sanjay Patel, «We can’t live without cosmos» di Konstantin Bronzit e «World of Tomorrow». di Don Hertzfeldt.

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